Una ricerca storico-scientifica lungo il percorso di vita, fede e devozione di Sant’Elpidio, il patrono delle comunità di Sant’Arpino e Casapulla. “Testimonianze storiche, artistiche e devozionali sul culto di Sant’Elpidio Vescovo di Atella”, il libro scritto da Franco Pezzella, ed edito dalla Pro Loco atellana, che sarà presentato martedì sera alle ore 20:00 nella chiesa madre di Sant’Arpino in occasione dei festeggiamenti patronali, è un vero viaggio capace di attraversare secoli e luoghi nel nome del santo cirenaico.
A ragionare sulla figura e sul culto di Sant’Elpidio, insieme all’autore, ci saranno il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, e le autorità civili, religiose e culturali di Sant’Arpino e Casapulla. Il dibattito, moderato da Francesco Paolo Legnante, vedrà gli interventi dei due parroci delle chiese intitolate al santo di origine africana, don Umberto d’Alia e don Andrea Monaco, dei due sindaci, Giuseppe Dell’Aversana e Renzo Giuseppe Lillo, e dei presidenti delle Pro Loco dei due centri, Aldo Pezzella ed Alessandro Orlando.
Il lavoro del Pezzella è il risultato di una ricerca che si è sviluppata nel tempo intrecciando i dati raccolti esplorando vari filoni, il primo dei quali è stato la ricognizione storica delle fonti, cui hanno fatto subito seguito quelli della localizzazione delle testimonianze monumentali ed iconografiche esistenti o scomparse, e, infine, quelli non meno importanti, degli ex voto delle edicole sacre dei reliquari, seguendo parallelamente un percorso per rintracciare le forme di devozione popolare, attraverso luoghi quali Sant’Arpino, Casapulla, Salerno e Napoli.
Considerata la quantità delle informazioni prodotte dalla ricerca, la corposa pubblicazione è stata divisa in più parti. Un’opera quella di Franco Pezzella, curata nei minimi dettagli e che arricchisce di nuove notizie la vita di Sant’Elpidio, e consente di comprendere come da secoli sia stato fortissimo il legame fra il santo patrono e la comunità civile rimarcando il ruolo importante del cristianesimo nello sviluppo civile e culturale delle nostre comunità.
