Domenica 30 giugno, davanti al Palazzetto dello Sport di Aversa, ha avuto luogo l’iniziativa “UniversAmbiente”. Molti volontari hanno deciso di dare il proprio contributo, scendendo in strada, armati di volontà e spirito di iniziativa, volta alla pulizia dell’area circostante via Salvo d’Acquisto, in occasione delle Universiadi. L’appuntamento, fissato alle ore 20, è stato un momento di incontro e suddivisione di compiti, necessario per garantire il migliore svolgimento dell’evento. Oltre ai volontari del Servizio civile, al sindaco Alfonso Golia e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, erano presenti anche studenti, professionisti e famiglie, uniti nel rispetto dei luoghi del bene comune, dai marciapiedi ai giardini, dalle strade ai monumenti.
“Per ‘rispettare’ – spiegano Nicola Estinto e Federica Cozzolino, fra i volontari in campo – si intende non fare ciò che non si oserebbe mai fare a casa propria, come gettare a terra un mozzicone di sigaretta o sfregiare una pianta ma amare la propria città e partecipare alla sua vita attivamente, piuttosto che contestare e giudicare l’operato altrui. Si può essere in campo da volontario, da attivista politico, da persona impegnata nelle istituzioni, da semplice cittadino volenteroso di collaborare per garantire il miglioramento della propria città. Non si può fingere che non esistano città, quartieri, comunità che non presentino problemi e per aiutarle possono bastare anche i gesti più semplici di solidarietà, come scendere in strada incontrandosi e unendosi alla collettività. La forza di una comunità sta nella sua capacità di superare barriere e steccati, pregiudizi e rivalità, nella sua forza positiva e propositiva, quella che consente di aprirsi e collaborare alla costruzione di un paese sempre più unito, solidale, bello e pulito. E’ nello sforzo di ciascuno che si compie il miracolo della trasformazione del brutto in bello, della anormalità in normalità”.
A tal proposito è nata “Vivo Aversa con Amore”, un’organizzazione no-profit che desidera consentire a tutti di poter dare “un contributo di creatività e di fantasia alla realtà nella quale siamo inseriti”. “Queste riflessioni – continuano Estitno e Cozzolino – nascono dalla convinzione che occorra ravvivare le relazioni umane: il rispetto, il senso di responsabilità individuale e collettivo, la collaborazione, la tolleranza, l’onestà, la comprensione e la voglia di lavorare tutti insieme per il Bene comune. Il Bene comune è prima di tutto e soprattutto la consapevolezza che la qualità della vita dipende da noi, da come sappiamo interagire, relazionarci, capirci, da come sappiamo amare la Comunità nella quale sviluppiamo la nostra esistenza. Ogni fascia d’età, ogni cittadino, ogni persona deve sapere che può sempre contare su qualcuno e che tutti insieme, nessuno escluso, siamo parte viva e attiva di un grande processo di trasformazione educativa”. “Queste riflessioni – concludono i volontari – vogliono andare oltre i gruppi, le associazioni, le istituzioni, proprio perché siamo consapevoli che ci siano dei fili conduttori comuni e che l’obiettivo finale sia di tutti e per tutti: migliorare la qualità della vita. Fare un passo verso l’altro e verso il paese significa conquistare la vera libertà”.
IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA