Aversa, davvero qualcuno vuole “cancellare” l’ospedale “Moscati”?

di Antonio Arduino

Aversa – Chi e perché vuole cancellare il “Moscati” dagli ospedali dell’Asl Caserta? La domanda viene spontanea leggendo notizie di stampa che, conti alla mano, denunciano che ad oggi sarebbero utilizzabili soltanto una trentina di posti letto per le varie specialità disponibili nell’ospedale aversano. La notizia, confermata da sanitari che chiedono l’anonimato per non incorrere nelle sanzioni previste dall’azienda per chi ha contatti non autorizzati con la stampa, lascia estremamente perplessi dal momento che si attribuisce questa drastica riduzione dei posti letto ai lavori attualmente in corso poi la ristrutturazione contemporanea di molti reparti autorizzati dalla diligenza ospedaliera precedente all’attuale.

Affermazioni che richiedono un contraddittorio. Così, assicurando, purtroppo, sempre l’anonimato a coloro che abbiamo interpellato e che operano nell’ambito della direzione sanitaria del nosocomio, abbiamo appreso che i lavori sarebbero stati concordati con l’ex direttrice sanitaria dalla direzione aziendale che avrebbe provveduto ad effettuare i bandi di gara necessari a realizzare le opere in corso. Se la realtà fosse questa viene naturale chiedere come sia possibile che la direzione generale dell’Asl Caserta non abbia previsto un fisiologico calo dei posti letto disponibili per l’utenza e il caos generale che i lavori in corso avrebbero comportato. Sono considerazioni che si fanno in tutti i grossi centri commerciali in cui si effettua una ristrutturazione dei reparti che vengono completamente chiusi per l’utenza, possibile che non siano state fatte dalla direzione generale dell’Asl Caserta o si de pensare che siano abusivi? Di sicuro non è così, allora ipotizzare che qualcuno voglia distruggere l’ospedale aversano sicuramente è follia.

Però, ascoltando lo streaming (video in alto) in cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che riveste anche l’incarico di commissario straordinario per i problemi della salute, elenca gli interventi sulle strutture sanitarie regionali sembra che l’ipotesi non sia proprio aria fritta. Infatti, quando elenca in dettaglio gli interventi di edilizia ospedaliera da realizzare grazie al finanziamento di 1 miliardo e 83 milioni di euro dice che sarà realizzato “per l’Asl Caserta un nuovo presidio ospedaliero a Marcianise impegnando 23 milioni di euro. Un nuovo ospedale a Sessa Aurunca impegnando 60 milioni di euro” e che saranno spesi “per il complesso della Maddalena di Aversa 10 milioni di euro”. Sottolineando che quella di Caserta è “una delle province che ricevono un’attenzione particolare”. Dunque, si interverrà a Marcianise e a Sessa Aurunca lasciando fuori l’ospedale di Aversa?

Se così fosse l’assistenza sanitaria nel territorio aversano e paesi limitrofi tornerebbe indietro di quaranta anni, quando era garantita dall’ospedale della Real Casa Santa dell’Annunziata. Possibile che sia questo il futuro del Moscati? Perché la direzione generale aziendale non si pronuncia? Infine, perché ne sostituisce per mancanza di titoli il direttore sanitario e non segue lo stesso criterio per altri direttori privi dei titoli, come evidenziato da un servizio televisivo del “Le Iene”?

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