Aversa – “Da appena insediati stiamo lavorando attivamente per la risoluzione delle annose problematiche presenti sul territorio, attraverso il controllo del servizio, delle modalità di conferimento e del deprecabile abbandono dei rifiuti soprattutto in alcune aree periferiche, in sinergia con la Polizia municipale, attraverso il comandante Stefano Guarino, al quale va un sentito ringraziamento per gli sforzi profusi”.
Non ci sta l’attuale amministrazione comunale guidata dal giovane sindaco Alfonso Golia a passare per “l’amministrazione del degrado” e con l’assessore all’Ambiente, Mena Ciarmiello, risponde alle accuse di immobilismo che vengono dalle opposizioni. “Inoltre, – continua l’esponente dell’esecutivo normanno – il coordinamento dei sindaci dell’agro aversano consentirà non solo di tenere alta l’attenzione su problematiche che ormai si protraggono da troppo tempo, come ad esempio l’emergenza roghi, ma anche e soprattutto di promuovere con efficacia soluzioni condivise”.
Dall’emergenza rifiuti all’assurda situazione delle stazioni del bike-sharing con decine di migliaia di euro buttati il passo è breve. Un servizio di fatto mai partito nonostante un’inaugurazione con sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri della precedente amministrazione che invocavano le bici e pedalavano. “Il disastro del bike-sharing – è il sindaco Golia a parlare – è una eredità pesante del passato, una resa prematura ai ladri e ai vandali. Bisogna necessariamente tutelare le stazioni di sosta e lanciare realmente il servizio per evitare che i soldi spesi diventino uno spreco inutile”. Il sindaco dice la sua anche sull’assurda e incivile abitudine di lasciare in strada sacchetti di rifiuti a go-go in giro per la città e, contemporaneamente, cerca di rassicurare anche per quanto riguarda i tantissimi roghi quotidiani il cui odore acre assedia, oramai, perennemente Aversa con grande timore degli aversani per la propria salute. “C’è la massima attenzione sulla questione ambientale. Non sottovalutiamo – continua Golia – nessun aspetto, dai problemi alla raccolta, ai roghi tossici e lo sversamento illecito in aree periferiche. Abbiamo chiesto alla Polizia municipale di fare più controlli perché non ci arrendiamo agli incivili che sporcano il territorio”.
Golia evidenzia anche il “pressing”, così lo definisce, che sta attuando nei confronti della Senesi, la società marchigiana che sta svolgendo in regime di proroga il servizio di igiene urbana in città e afferma, facendo l’esempio di un giorno ordinario: “Alle 12.30 sono usciti gli agenti del nucleo ecologico e hanno constatato che almeno in 19 strade c’è stata raccolta rifiuti parziale o non svolta. Partono altre penali. Siamo in pressing totale sulla Senesi”.
E nella giornata di ieri si è chiusa anche un’altra polemica che ha tenuto banco negli ultimi giorni in città relativamente a “toppe di asfalto” apparse in via Armando Diaz tra alcuni basilari sconnessi. Un intervento che ha ricordato sia quello del compianto sindaco Giuseppe Sagliocco in via Roma che del suo successore Enrico De Cristofaro al Lemitone. Anche questa volta una levata di scudi con un tecnico comunale che ha spiegato come quell’asfalto fosse provvisorio e che il basolato sarebbe stato ripristinato a regola d’arte al più presto e così è stato nella giornata di ieri. Da una polemica chiusa ad un’altra che rischia di esplodere. Un ufficiale della Polizia municipale in pensione ha evidenziato come da oltre un mese gli organizzatori di un torneo di calcetto svoltosi al Parco Pozzi a luglio scorso non abbiano ancora provveduto a rimuovere alcune attrezzature trasformando un angolo del parco urbano in un ricettacolo di rifiuti.