Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli nelle aree di maggiore affluenza turistica, il comando provinciale dei carabinieri di Caserta, unitamente ai carabinieri del Gruppo Forestale casertano, del Gruppo Tutela della Salute di Napoli, del Gruppo Tutela del Lavoro di Napoli e del Noe di Caserta, hanno eseguito, nei primi giorni di agosto, anche attraverso l’utilizzo di sistemi elettronici di ultima generazione per il monitoraggio del territorio a distanza, specifici servizi volti, tra l’altro, alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica, alla prevenzione dello smaltimento illecito dei rifiuti in area domitia.
A Castel Volturno (Caserta), in particolare, sono state identificate 274 persone, controllati 155 veicoli, denunciate in stato di libertà 16 persone per vari reati (evasione, ricettazione, lesioni e reati in materia ambientale), arrestate 3 persone per violazione della normativa sugli stupefacenti e maltrattamenti in famiglia; eseguite 11 perquisizioni personali, 3 domiciliari e 3 veicolari; controllate 342 persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale; segnalate 2 persone per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.
Le attività di controllo, che proseguiranno per l’intera stagione estiva, vedono coinvolti più di 250 carabinieri appartenenti a tutte le specialità dell’Arma dei Carabinieri e sono principalmente volte al contrasto della illegalità diffusa, dai reati predatori alle attività commerciali clandestine, allo sfruttamento della manodopera, alle carenti condizioni igienico-sanitarie degli stabilimenti balneari, allo sversamento incontrollato e illegale dei rifiuti.
In particolare, nel corso delle attività di controllo: deferito in stato di libertà il titolare di uno stabilimento balneare, per avere detenuto, per la successiva somministrazione agli avventori, prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, arbitrariamente sottoposti al processo di congelazione. Nel contesto sono stati sottoposti a sequestro di 30 chili di prodotti ittici e carnei il cui valore ammonta a circa 400 euro.
Inoltre, nello stesso stabilimento balneare, è stata riscontrata la presenza di 2 lavoratori non regolarmente assunti, elevando sanzioni amministrative per un valore complessivo di 17.400 euro e procedendo alla sospensione dell’attività imprenditoriale, nonché deferendo in stato di libertà il titolare della struttura in ordine alla violazione della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ancora, effettuato un controllo presso un allevamento bufalino, accertando la presenza di un “lagone” interrato abusivo, un’illecita gestione dei rifiuti prodotti nell’ambito dell’attività, oltre a pneumatici fuori uso, rifiuti in plastica, carcasse di animali, guaine bituminose, batterie esauste, lamiere di copertura, materiali ferrosi, contenitori di detergenti, rifiuti della fabbricazione di cemento-amianto potenzialmente contenenti amianto ed altro. Nella circostanza si è proceduto al sequestro probatorio e preventivo dell’intero complesso aziendale e delle sue pertinenze, compresi 41 capi bufalini presenti, elevando una sanzione amministrativa per un importo pari a euro 2.066,67 circa. Infine, disposta la chiusura di una rivendita di generi alimentari etnici, in quanto sono state accertate carenti condizioni igienico sanitarie e l’omessa denuncia di inizio attività.
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