Arrestato uno dei cinque componenti del “commando” che, nella mattinata di mercoledì 14 agosto aveva compiuto un agguato, esplodendo colpi d’arma da fuoco contro i tre giovani occupanti di una Fiat Panda che transitava in località “Destra Volturno” di Castel Volturno, nel Casertano. Si tratta di Luigi D’Antonio, 23 anni, originario di Cardito (Napoli).
Fortuna ha voluto che nessuno dei passeggeri dell’autovettura riportasse gravi conseguenze; solo una ferita alla spalla per uno di loro, 23enne di Castel Volturno, medicata in ospedale. Sul posto intervenivano gli agenti del locale commissariato, della Squadra mobile e della Scientifica di Caserta. Durante il sopralluogo, nella vettura oggetto dell’attentato, venivano recuperati e sequestrati alcuni “pallini” tipici delle munizioni di fucili da caccia. I colpi d’arma da fuoco avevano infranto il lunotto posteriore del mezzo e danneggiato una fiancata.
Le immediate indagini consentivano di identificare D’Antonio e così, nel corso della notte, scattava la perquisizione in un’abitazione a Cardito dove il giovane vive con la madre. Durante il blitz, la polizia sequestrava un fucile “a canne mozze” che D’Antonio aveva nascosto tra delle lenzuola riposte in un armadio. L’arma, compatibile con i “pallini” rinvenuti sulla scena del crimine, risultava modificata con taglio e copertura in gomma del calcio e rubata nel marzo del 2017 a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento.
D’Antonio, a quel punto, veniva tratto in arresto con l’accusa di ricettazione, alterazione e detenzione abusiva di arma da sparo. Su di lui pende anche una denuncia per tentato omicidio. Proseguono, intanto, le indagini per individuare i complici dell’arrestato e fare piena luce sul movente dell’agguato.