Carinaro – Non si placa lo scontro sulle indennità di carica tra la maggioranza del sindaco Nicola Affinito e il gruppo di opposizione guidato da Annamaria Dell’Aprovitola. Dopo essere stata ritenuta come “l’amministrazione più cara di sempre” nella storia politico-amministrativa della cittadina aversana (leggi qui), la coalizione del primo cittadino interviene con una nota di replica.
“Siamo costretti a ritornare sulla vicenda dell’indennità di giunta dei nuovi assessori – esordiscono dalla maggioranza Affinito – perché c’è chi ancora fa fatica a capire come stanno veramente le cose. Eppure, la questione è abbastanza semplice: le indennità degli amministratori sono decurtate del 10 per cento per legge. E fin qui ci siamo, perché sia la giunta Dell’Aprovitola che quella di Affinito hanno rispettato questo parametro. La nuova amministrazione comunale, però, in aggiunta alla decurtazione stabilita per legge, ha provveduto ad un ulteriore taglio dell’indennità del 10 per cento, per scelta politica. Cosa mai fatta dall’amministrazione precedente. E che sia tutto semplice da capire ne viene fuori anche dai numeri, che non mentono mai. Infatti, il totale delle indennità per l’ultima giunta Dell’Aprovitola è stato di 6023,26 euro. A questa somma deve essere aggiunto ancora il Tfm che ammonta a circa 200 euro al mese. Per la Giunta Affinito, invece, il totale delle indennità ammonta a 5873,35 euro. Il Tfm non va aggiunto, perché il sindaco vi ha rinunciato”.
La maggioranza poi sottolinea: “Allora, fate i conti e, comunque li facciate, il risultato non cambia, perché la matematica non è un’opinione. Poi andrebbe sottolineato anche il fatto che qualcuno confonde ancora il Tfm con il Tfr. Ma questa è ancora un’altra storia”.
E sempre per rimanere nell’argomento del contenimento dei costi, il sindaco e la maggioranza informano di un altro provvedimento adottato dalla nuova amministrazione: con delibera di giunta numero 18/2019, infatti, è stato approvato un atto di indirizzo con il quale si ordina al responsabile del servizio di recedere dal contratto di fitto della macchina spazzatrice. Con la determina 505/2019 dell’Utc è stato poi comunicato il recesso dal contratto alla ditta fornitrice della macchina spazzatrice. “Ciò – spiegano dalla maggioranza – in quanto secondo un’analisi dell’Utc la macchina spazzatrice ha un costo annuo di 63.843,84 euro per 1536 chilometro di strade spazzate, mentre due operatori ecologici part-time al 60%, avranno un costo pari a 41mila euro annui e riescono a spazzare 3120 chilometro annui. Pertanto, quanto prima riorganizzeremo il sevizio spazzamento secondo l’analisi costi/benefici indicati e secondo le risorse finanziare disponibili dell’ente. Questi sono fatti”.
A stretto giro arriva il commento dell’opposizione: “Non capiamo, francamente, se ci sei o ci fai. Se capiamo bene, con l’ultimo comunicato stampa avresti risposto alle nostre accuse in merito alle indennità e Tfm, a te tanto caro. In primis, ti consigliamo di non fare dell’ironia, assolutamente fuori luogo, su una semplice défaillance in merito al Tfm o Tfr, perché caro sindaco, tu passerai alla storia per non aver mai ‘azzeccato’ un congiuntivo. Ma questa è tutta un’altra storia”.
Per la minoranza, “rispetto ai fatti affermati i conti non ci tornano, in quanto per il Tfm, ci aspettiamo una rinuncia formale e pubblica, al fine di non accantonare mensilmente, la relativa cifra. Solo allora ti crederemo. Ciò posto, i nostri conti riguardavano il confronto con la prima giunta Dell’Aprovitola e la tua prima giunta, invece tu parli della seconda giunta Dell’Aprovitola. Come al solito, fai un po’ di confusione”. Infine, per la questione del servizio spazzamento e l’analisi costi-benefici, l’opposizione anuncia: “Ri aspettiamo impazienti. Recita un vecchio adagio: ‘Foss che foss a vota buon’!”.