Mentre Pd e M5S cercano l’intesa per la nuova maggioranza di governo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, colloca già la Lega nel futuro Parlamento: “Vado all’opposizione con grande fierezza, coerente con le cose che penso”. Secondo Giorgetti “perdere il potere per coerenza non è da fessi. Non è possibile che chi ha votato fino a ieri una cosa possa votare domani l’esatto contrario”.
Tuttavia per il sottosegretario un accordo tra Lega e M5s forse è ancora possibile perché “a Roma ne succedono di tutti i colori”. “Ho sentito dieci punti che Di Maio che ha letto dopo le consultazioni al Quirinale – ha quindi spiegato – e devo dire che sono tutti o quasi parte integrante del contratto con la Lega. Cosa voglia dire questo non lo so, ma è un dato di fatto”.
Quanto alla crisi di governo, Giorgetti, parlando al Meeting di Cl a Rimini, spiega che “semplicemente ci deve essere un governo che possa governare e che prenda delle decisioni. Quando ti rendi conto che quel modo di operare non produce risultati è giusto mettersi in discussione. Noi lo abbiamo fatto”.
“Se altri pensano di potere costruire un governo che decida, che faccia il bene del Paese e non semplicemente dei parlamentari che in questo modo possano prolungare la loro permanenza lì, ben venga – ha proseguito -. Però attenzione a non sconnettersi con la realtà del Paese. Attenzione a non chiudersi nel castello e nel palazzo. Perché io ho l’impressione, e non voglio agitare le piazze, quello che sento io è che la gente sente questo come una manovra fine a stessa. E la democrazia alla fine è sempre legittimazione popolare e se non c’è legittimazione popolare ma solo parlamentare alla fine diventa molto molto complicato”.