Sant’Arpino, roghi tossici: il Comune sbarra l’accesso alle strade campestri

di Livia Fattore

Sbarre e catenacci a bloccare l’ingresso alle strade interpoderali di Sant’Arpino con l’obiettivo di tentare di evitare i roghi tossici presenti, oramai, in maniera costante in tutto l’Agro Aversano e una taglia a chi denuncia consistente nell’abbuono del pagamento della tassa rifiuti. «Nella mattinata di martedì i vigili urbani – ha dichiarato il sindaco Giuseppe dell’Aversana – hanno provveduto a mettere i catenacci alle sbarre d’ingresso ai viottoli di campagna che portano dal cimitero alla zona archeologica, quella più interessata agli incendi abusivi».

«L’amministrazione comunale – continua il primo cittadino atellano – ringrazia i cittadini che collaborano con segnalazioni in questa sfida ardua. Il catenaccio impedisce l’accesso ai fondi ai delinquenti che intendono bruciare rifiuti. I contadini che vogliono accedere ai loro poderi possono recarsi presso il comando della polizia municipale e chiedere copia di una chiave sottoscrivendo una dichiarazione con la quale si impegnano a chiudere le sbarre. Sono misure preventive utili a impedire accumulo di rifiuti e roghi tossici».

«Insieme, cittadini ed istituzioni comunali, – è ancora dell’Aversana a parlare – possiamo combattere questo fenomeno delittuoso dei roghi tossici. Siamo tutti parte lesa. Chi brucia i rifiuti è un assassino e dobbiamo combattere insieme. Il Comune da solo non potrà mai farcela, il controllo di tutto il territorio necessita della partecipazione attiva dei cittadini. Anche un uso intelligente di Facebook, come accaduto nei giorni scorsi con due ottimi interventi, dimostra che stando uniti vinceremo la battaglia». Un’iniziativa accolta con favore dalla popolazione. Che incita gli amministratori a continuare su questa strada, come Angela che afferma: «sono contenta di vedere che realmente qualcosa si sta facendo per il nostro territorio. Purtroppo l’inciviltà delle persone non ha mai fine e questo comporta un continuo dispendio di energie e risorse. Sperando che il fenomeno venga almeno arginato, la invito a non mollare per noi e per i nostri figli».

E a chi come Carlo chiede al Comune di pulire appena avvistati i cumuli il sindaco risponde: «Lo abbiamo fatto. Ma, poi, si riformano. Bonifichiamo di nuovo e con il tempo si riforma il cumulo. Mettiamo sbarre per impedire accesso e le rompono. Telecamere e le smontano oppure non riescono a funzionare a lungo. Mettere vigili urbani 24h al giorno è impossibile. La situazione è davvero allucinante. I comuni sono senza soldi e senza uomini e non è possibile controllare tutto il territorio. Poi questi schifosi sanno pure muoversi in tempi e modi imprendibili. Sono invisibili? Possibile che mai nessuno ha fatto una foto mentre questi scaricano oppure bruciano?».

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