Donald Trump conferma che gli Stati Uniti sono interessati ad acquistare la Groenlandia, spiegando che si tratterebbe di un “grande affare immobiliare”. Ma il premier della Danimarca, Mette Frederiksen, replica con un secco no, definendo l’idea “assurda” di vendere l’isola appartenente (anche se gode di autonomia) al Paese scandinavo, chiarendo: “La Groenlandia non è in vendita”.
Ad ufficializzare l’offerta del presidente Usa è stata Sky News. Rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle recenti indiscrezioni di stampa, secondo l’emittente americana Trump ha detto che sta considerando l’ipotesi perché “per gli Stati Uniti sarebbe bello strategicamente”.
Ma al quotidiano groenlandese Sermitsiaq, il premier danese precisa: “La Groenlandia non è danese, la Groenlandia appartiene alla Groenlandia. Spero vivamente che questo interesse non sia inteso seriamente”. E sottolinea che gli scambi tra Trump e i suoi collaboratori su questo argomento sono “una discussione assurda”. Anche il premier della Groenlandia, Kim Kielsen, ha riferito Frederiksen, “naturalmente affermato che la sua terra non è in vendita”.
L’interesse di Trump era emerso venerdì dopo un’indiscrezione del Wall Street Journal, secondo cui il presidente si era informato “ripetutamente” con i suoi collaboratori, anche se “con vari gradi di serietà”, sulla possibilità di acquistare l’enorme isola tra il nord Atlantico e il Circolo Polare Artico, con i suoi 56mila abitanti e lo strato di ghiaccio che si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale. Grazie a un trattato tra gli Stati Uniti e la Danimarca, la Groenlandia, che tecnicamente fa parte del Nord America, è già sotto l’influenza americana: qui si trova la base militare Usa più a nord, Thule Air Base, a soli 1.200 chilometri dal Circolo polare. Ma per Trump non basta: la sua idea sarebbe quella di acquistarla, come fosse una proprietà immobiliare, per allargare la propria influenza militare e allo stesso tempo passare alla storia come il presidente americano che comprando l’immensa isola ha esteso a Nord il territorio degli Stati Uniti.
Trump, tra l’altro, non sarebbe il primo presidente Usa a tentare di acquistare l’enorme isola. Nel 1946, dopo la Seconda Guerra Mondiale Harry Truman aveva offerto alla Danimarca 100 milioni di dollari, ma la proposta fu bocciata. “The Donald” vorrebbe lasciare come lascito un territorio, come fece un suo illustre predecessore, il presidente Dwight Eisenhower, sotto il quale l’Alaska venne annessa agli Stati Uniti. Ma per la Groenlandia sembra che “l’affare” non andrà mai in porto.