Circa 250 metri cubi di rifiuti abusivamente stoccati posti sotto sequestro, insieme ad un muletto, una gru ed un’area di 200 metri quadrati in cui erano depositati. E’ il risultato di un mirato controllo eseguito dai carabinieri del Noe di Venezia, presso un’area ubicata a Loria (Treviso), appartenuta ad un’azienda fallita tre anni fa, successivamente venduta all’asta e ora in fase di cambio di proprietà.
A seguito della segnalazione da parte del custode dell’area in questione, di cui una porzione con sovrastanti rifiuti era già stata sottoposta a sequestro dai militari del Noe nell’agosto 2017, è stata riscontrata la presenza di altri rifiuti stoccati illecitamente ed ammassati sul precedente cumulo sequestrato. Altri rifiuti, invece, erano stati stoccati all’interno di cassoni o sul piazzale. La presenza, poi, di una gru/ragno e di un muletto non lasciava dubbi sull’attività di gestione illecita dei rifiuti considerato che per il sito non esiste alcun tipo di autorizzazione ambientale.
I rifiuti, pericolosi (contenitori di solventi, lana di vetro, parti meccaniche di veicoli, fusti di olio vuoti) e non pericolosi (imballaggi di plastica, scarti lignei, sfridi da demolizione e svariate tipologie di metallo), sono stati quantificati in circa 250 metri cubi e posti in sequestro unitamente ai mezzi ed alla porzione di piazzale occupato.
I successivi accertamenti dei carabinieri hanno permesso di risalire agli attuali proprietari dell’immobile che hanno gestito, senza alcuna autorizzazione, i rifiuti, insieme a terze persone proprietarie delle macchine operatrici rinvenute nel sito. Tutti i soggetti, residenti in provincia di Treviso e di Verona, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per concorso nel reato di gestione illecita di rifiuti e violazione dei sigilli, nella considerazione dell’abusiva introduzione nell’area precedentemente sequestrata e immissione di ulteriori rifiuti, modificando lo stato dei luoghi.
IN ALTO IL VIDEO