Nel rione in cui il 7 dicembre del 2018 realizzarono il famoso falò contro i pentiti i carabinieri di Castellammare di Stabia hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare. Inchiesta della Dda che ha portato 9 persone in carcere e 3 allontanamenti dalla regione con divieto di dimora. Si soggetti vicini al clan D’Alessandro. Sono accusati di estorsione aggravata in concorso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla finalità di agevolare il clan camorristico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine è iniziata nel 2015 quando un esponente di spicco della famiglia egemone nel rione Savorito, quella degli Imparato (anche conosciuti col nome dei Paglialoni, fiancheggiatori del clan D’Alessandro), ha avvicinato il titolare di un esercizio commerciale per imporgli la fornitura di estintori. Ma è la droga il business principale intorno al quale ruota l’attività criminale. E proprio sullo spaccio sono stati documentati numerosi episodi.
In carcere sono finiti i boss Michele Imparato e suo fratello Salvatore insieme a Ciro Amodio, Nicola Capasso, Gregorio Cesarano, Giovanni Di Maio, Giovanni Longobardi, Francesco Massa e Silvio Onorato. L’obbligo di dimora fuori dalla Campania è scattato per Pasquale Cabriglia, Catello D’Auria e Domenico Fortunato. Indagate a piede libero altre sei persone, tra cui una donna.
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