Sono accusati di sequestro di persona, estorsione, violenza sessuale, stalking, maltrattamenti, lesioni e danneggiamento. La polizia di Nuoro ha eseguito quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti minorenni, ospiti di una Comunità per recupero di minori con particolari disagi comportamentali della provincia di Nuoro. Due sono stati sottoposti alla misura cautelare in carcere e gli atri due collocati in comunità.
Vittime degli abusi, secondo quanto emerso dalle indagini della polizia, altri minorenni ospiti della stessa struttura – in particolare un ragazzo disagiato con aspetti di autismo e una ragazza, costretta a subire atti sessuali – e gli stessi educatori della comunità, quotidianamente oggetto di aggressioni verbali e fisiche e di minacce di morte. Talvolta le minacce sono seguite a danneggiamenti degli arredi della struttura: in una occasione, ad esempio, un minorenne, dopo aver rotto un quadro, brandendo un pezzo di vetro, ha urlato ad una educatrice che l’avrebbe sgozzata.
Le indagini sono state avviate dalla Squadra mobile di Nuoro, coordinata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Sassari, Luisella Grazia Fenu lo scorso mese di gennaio. È emerso, fa sapere la polizia, “come i giovani, con il loro comportamenti violenti e aggressivi hanno creato all’interno della comunità un clima di paura e di gravissima tensione, tale da indurre le vittime a cambiare le proprie abitudini, ad esempio mangiando in piani separati della struttura”. Durante la notte, frequentemente, gli indagati urlavano, davano manate al muro e agli estintori, entravano nelle camere degli altri ragazzi per svegliarli, danneggiando armadi e arredi.
Dalle indagini sono emersi in particolare “numerosissimi episodi di vessazione” ai danni di un minore con aspetti di autismo. Il ragazzo “spesso veniva preso a calci e pugni, oppure veniva colpito alla nuca o schiaffeggiato oppure gli venivano messe le mani al collo come per strangolarlo” causandogli spesso delle lesioni. Da quanto ricostruito nel corso delle indagini, il minore è stato costretto a consegnare agli altri indagati del denaro che si procurava chiedendo, sul loro richiesta, l’elemosina alle persone che incontrava per strada, racimolando 10-20 euro al giorno.
In un’altra circostanza, fanno sapere gli investigatori, gli aggressori hanno sfondato a calci la porta della stanza da letto del minorenne, irrorando il contenuto di un estintore all’interno della stanza e imbrattando così tutti gli arredi e gli effetti personali della vittima. Spesso il giovane veniva svegliato di notte con dei gavettoni d’acqua. Tre minori sono indagati anche per sequestro di persona ai danni del giovane con aspetti di autismo, in quanto, in una occasione, è stato rinchiuso nella sua stanza e sottoposto a sevizie.
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