I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Torino riguardanti la vicenda della Blutec spa, hanno dato ulteriore esecuzione al decreto di sequestro preventivo per 16 milioni di euro emesso dal gip torinese, ponendo in sequestro il 100% delle azioni della Metec Spa, capogruppo di proprietà dell’indagato Roberto Ginatta.
Quest’ultimo, unitamente a Cosimo Di Cursi, è accusato di aver distratto ingenti finanziamenti pubblici, erogati per il tramite di Invitalia, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per sostenere il programma di sviluppo finalizzato alla riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese, che prevedeva la realizzazione di una nuova unità produttiva presso gli opifici della ex impresa Fca Italy spa. Entrambi sono indagati per malversazione a danno dello Stato.
Nella precedente attività di sequestro eseguita nel mese di luglio, sempre su delega della Procura della Repubblica torinese, erano stati sottoposti a sequestro disponibilità finanziarie e beni di varia natura riconducibili alla Blutec e agli indagati per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, nonché il 15% circa delle azioni della Metec. Il Tribunale del Riesame di Torino ha confermato il provvedimento del gip.
Dopo il sequestro e l’immissione in possesso da parte dell’amministratore giudiziario delle citate quote della Metec, una più complessa attività di stima, che ha tenuto conto, in particolare, della notevole esposizione debitoria della controllata Blutec spa, ha concluso che l’effettivo valore dell’intera Metec spa si aggiri sui 9,4 milioni di euro. Conseguentemente, per assicurare la compiuta esecuzione del provvedimento del gip sui beni dell’indagato Ginatta, nella forma “per equivalente”, è stato necessario sottoporre a sequestro l’intero capitale sociale della Metec, che verrà a breve affidato dal gip a un amministratore per l’ordinario prosieguo dell’attività d’impresa.
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