I finanzieri della compagnia di Marcianise (Caserta) hanno eseguito il sequestro preventivo, emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, di una piattaforma di stoccaggio a Marcianise, gestita dalla Lea srl, dove sono state sversate illegalmente notevoli quantità di rifiuti solidi urbani.
Dopo gli arresti per inquinamento ambientale a carico dell’amministratore di fatto della Lea e di un suo collaboratore di fiducia, eseguiti solo pochi giorni fa (leggi qui), gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso di individuare nelle vicinanze dello Stir di Santa Maria Capua Vetere un impianto di compostaggio abbandonato, di proprietà del Consorzio unico di bacini delle province di Napoli e Caserta, dove gli indagati sono accusati di aver riversato tonnellate di rifiuti di vario genere, saturando le vasche di raccolta già esistenti, profonde circa 10 metri.
Oltre al sequestro del luogo, la Guardia di finanza, insieme al personale dell’Arpac, ha proceduto all’ispezione del sito al fine di accertare analiticamente la tipologia, la pericolosità e le effettive quantità di rifiuti illecitamente abbandonati. “Gli esiti dell’operazione – commentano dalla Procura sammaritana – costituiscono un’ulteriore testimonianza della spregiudicatezza con al quale gli indagati, imprenditori della filiera del ciclo integrato dei rifiuti, hanno violato ogni prescrizione e cautela normativamente sancita pur di abbattere i costi dello smaltimento delle imponenti quantitativo di rifiuti ricevuti dai numerosi enti locali loro clienti, così da garantire il rapido svuotamento della piattaforma e l’illecita massimizzazione dei connessi profitti”.
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