San Marcellino – Da circa due anni rincasava ubriaco e accecato dalla gelosia sottoponeva la propria compagna convivente ad ogni tipo di vessazione e violenza. E’ questo l’allarmante quadro indiziario ricostruito dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Aversa a carico di un marocchino di 33 anni, la cui furia veniva rivolta anche contro le due bambine di 4 anni e 10 mesi che vivevano insieme alla coppia e che, in un’occasione, stando al racconto della vittima, sarebbero state costrette a dormire sul pianerottolo dell’abitazione familiare assieme alla madre, prive di qualsiasi comodità.
Ieri pomeriggio, al culmine dell’ennesima lite, l’uomo, con violenza inaudita, dopo aver minacciato la donna con un coltello da cucina, picchiava la stessa moglie, la suocera e le due figlie minori. Poi fuggiva in strada strappando dalle braccia della madre la bambina di soli 10 mesi. Ma sopraggiungeva in quel momento la pattuglia dei carabinieri che lo individuava sulla pubblica via con la piccola tra le braccia, fermandolo mentre tentava di scappare rifugiandosi nuovamente all’interno dell’abitazione.
I militari mettevano in sicurezza la donna e le bambine e procedevano all’arresto del 33enne. Le vittime venivano curate dai sanitari del 118 e condotte all’ospedale di Aversa, dove venivano dimesse con alcuni giorni di prognosi. Un tempestivo intervento, quello dei carabinieri, che ha quindi scongiurato il verificarsi di peggiori conseguenze. Il marocchino, che dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, è stato condotto nel carcere napoletano di Poggioreale in attesa di interrogatorio di convalida del giudice.