Un quantitativo di rifiuti speciali stoccato illegalmente all’interno di uno stabilimento industriale. E’ quello scoperto a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Milano, della compagnia di Desio e della locale stazione.
Dopo aver raccolto alcune segnalazioni di cittadini sull’anomalo aumento di autoarticolati notati transitare nella zona industriale, i militari di Lissone interessavano i colleghi del Noe del capoluogo lombardo affinché venisse controllata l’area interessata dall’insolito flusso di mezzi pesanti. Veniva così individuato un capannone al cui interno un autoarticolato era in procinto di conferirvi l’intero carico di circa 25 metri cubi di rottami ferrosi. Nel sito, inoltre, venivano rinvenuti, già stoccati, altri 35 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, in particolare imballaggi misti e rifiuti da apparati elettrici ed elettronici (Raee).
L’azienda, benché formalmente operante nel campo del trattamento dei rifiuti, di fatto non era in possesso delle prescritte autorizzazioni e, pertanto, l’impianto veniva sequestrato perché in esso veniva operata un’illecita attività di gestione, raccolta e smaltimento di rifiuti speciali, come evidenziato anche dalla presenza di un “ragno” utilizzato per la movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti, anch’esso sequestrato unitamente all’autoarticolato. Il valore dei sequestri è di circa 800mila euro.
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