“Siamo la Terra del Sole, non la Terra dei Fuochi”: ad Aversa mobilitazione contro i roghi tossici

di Nicola Rosselli

“Basta!”. L’Agro Aversano e i comuni a Nord di Napoli della provincia partenopea, in pratica quel territorio che si è meritato il nome di Terra dei Fuochi, è sceso in strada a formare una catena umana che andava da Giugliano e Sant’Antimo a Parete e ad Aversa. Non una testa di corteo, ma un immenso serpentone bianco (di questo colore erano le magliette indossate dai manifestanti a simboleggiare il pulito) che ha visto insieme uomini delle istituzioni, rappresentanti delle tantissime associazioni e, soprattutto, tanti cittadini comuni che non ce la fanno più a vedere roghi, a respirare diossina, a sopportare rifiuti abbandonati ovunque. Alla fine sono stati poco meno di tremila i manifestanti che hanno invaso le strade di Aversa.  Tra loro, oltre a molti sindaci e amministratori, tantissime donne soprattutto mamme, con i loro piccoli.

“Basta roghi”, “Ci stanno avvelenando”, gli slogan gridati insieme a “scendete scendete”, l’invito rivolto a quanti guardavano il lungo corteo dai balconi, insieme a “Più siamo e più contiamo”. Tantissimi gli striscioni presenti a contraddistinguere le provenienze, ma anche ironici come quello che recitava “Se non volete farci del bene, almeno non fateci del male” o quello della Podistica Normanna, che invitava ad andare oltre ogni traguardo.  Al termine, in una piazza Municipio gremita, alla presenza di tutti i sindaci dell’Agro Aversano, tra gli altri, quelli di Giugliano, Marano, Qualiano e tanti altri comuni dell’hinterland settentrionale di Napoli, i comitati hanno ribadito che questo è  solo l’inizio di una battaglia  che deve invertire la tendenza a fare di questa Terra la discarica della nazione.

In mattinata i sindaci dell’Agro Aversano insieme  a  quelli di Giugliano e Acerra avevano avuto un incontro a Roma, al termine del quale hanno diramato una nota in cui si legge: “La riunione presso il Ministero per l’ambiente rappresenta l’inizio di una interlocuzione importante, ma chiediamo al nuovo governo di dare un segnale forte alla popolazione della terra dei fuochi e di mettere subito all’ordine del giorno  interventi mirati e speciali, anche di tipo legislativo, per la nostra terra”.  “Abbiamo portato all’incontro che ha fatto seguito alla nostra richiesta specifica – continuano i primi cittadini – le nostre idee e spiegato quanto messo in campo fino ad oggi.  Registriamo l’impegno preso dall’ex sottosegretario Salvatore Micillo ad attivare subito una interlocuzione con il neoministro dell’interno per portare sul territorio risorse, uomini e mezzi per un controllo capillare del territorio e la disponibilità data dalla direzione generale ad un tavolo tecnico di confronto permanente con i comuni per discutere dei problemi al ciclo dei rifiuti che interessano la nostra Regione”.  “Continueremo il percorso di coordinamento unitario e ci auguriamo – conclude la nota – che presto il ministro Costa venga a visitare i territori che amministriamo e rendersi conto in prima persona dell’esasperazione dei nostri concittadini”.

Da parte sua, il sindaco di Aversa Alfonso Golia ha dichiarato: “È stato per noi molto positivo aver avuto un confronto diretto con i funzionari del Ministero dell’interno. Adesso ci aspettiamo che il nuovo governo, in discontinuità con il precedente, dimostri con atti concreti di voler affrontare le emergenze ambientali che affliggono il nostro territorio. Abbiamo fiducia nel ministro Costa, ma è ora che la Terra dei fuochi torni ad essere questione nazionale”. “L’ex sottosegretario del Ministro Costa e il suo staff – ha dichiarato Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino – hanno ascoltato gli amministratori dell’agro aversano e di tutte le zone colpite manifestando una comunanza di intenti per debellare in maniera radicale tale fenomeno che da troppi anni sta avvelenando le nostre terre. Ogni amministratore ha ribadito l’urgenza di interventi di ampio respiro, strategia confermata dallo stesso Governo che ha auspicato una politica finalizzata ad essere un tutt’uno con le istanze degli enti locali. Nel corso dell’incontro si è affrontato soprattutto il tema degli sversamenti abusivi e delle necessità, più che mai obbligata, di insistere sul potenziamento della raccolta differenziata e dei controlli proseguendo sulla strada dell’impegno in tal senso per dare un messaggio chiaro alla popolazione. Tra le nostre richieste c’è quella della bonifica delle aree a rischio e la verifica degli anormali incrementi dei costi relativi al conferimento dell’umido negli impianti”.

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