Il “futuro elettrico”, nell’ex Whirlpool di Teverola un impianto europeo per celle al litio

di Redazione

Entro fine anno nell’ex stabilimento Whirlpool di Teverola (Caserta) sarà operativo uno dei primi impianti pilota europei per la produzione di celle litio-ione, inizialmente destinate ad utilizzo industriale e militare ma che in futuro potrebbe essere impiegato per il nuovo, e in prospettiva fiorente, mercato delle batterie per auto elettriche. E’ “l’asso nella manica” del governo italiano per inseguire Francia e Germania, due Paesi che hanno premuto sull’acceleratore sugli investimenti nel settore sulle quali sta spingendo, nell’ambito dello “European green deal”, la neo Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen.

La notizie è stata resa nota da Il Fatto Quotidiano, in un articolo firmato da Chiara Brusini (leggi qui). L’Europa, infatti, vuole correre ai riparti dal momento che, dopo quella dal petrolio russo, rischia un’altra dipendenza: quella dalle celle asiatiche per i sistemi di accumulo. Celle che valgono il 70% del pacco batteria, che a sua volta rappresenta il 35-40% del costo di un veicolo totalmente elettrico. Secondo l’European institute of innovation and technology nel 2025 quella filiera, di cui oggi le aziende europee hanno solo il 3%, potrebbe valere nel Vecchio Continente intorno ai 250 miliardi di euro l’anno e in gioco ci sono fino a 5 milioni di posti di lavoro.

In Italia Enel, Fiat Chrysler, la Faam del gruppo Seri Industrial e Terna, tra gli altri, nel febbraio scorso hanno inviato al Ministero dello Sviluppo economico manifestazioni di interesse a partecipare a un “Important project of common european interest” (Ipcei) nel settore della produzione di celle e moduli batteria. Progetti che la Commissione Ue riconosce come utili per raggiungere obiettivi strategici dell’Ue e aumentarne la competitività, tanto da permettere ai Paesi membri di finanziarli in parte con aiuti di Stato.

Quello casertano di Teverola sarà uno dei primi stabilimenti realizzato in Europa da un player continentale. All’inizio non lavorerà per il settore auto ma per la trazione industriale, i sistemi di accumulo stazionari e gli usi militari, settori con volumi più bassi in cui contano molto la localizzazione geografica e la personalizzazione del prodotto. “Entro fine anno inizieremo a produrre celle litio-ione a Teverola, nel sito ex Whirlpool”, racconta a Il Fatto il project manager Carlo Novarese. “Ora stiamo formando i 75 addetti, tutti ex dipendenti del gruppo delle lavatrici”. L’investimento è di 55 milioni, di cui 37 concessi da Invitalia a fronte della reindustrializzazione del sito, e la capacità iniziale sarà di circa 200 megawattora l’anno.

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