Aversa e il caso “Dildoland”. Motti: “Decisione di Scuotri segna percorso di maturità”

di Nicola Rosselli

Errare umano, perseverare è diabolico. Sono in molti a ricordare questa massima dopo che il consigliere comunale di maggioranza Mariano Scuotri, eletto nella lista “La Politica che Serve”, a supporto del sindaco Alfonso Golia, ha aggiunto una nuova goliardata (a voler essere buoni) a quelle viste in rete in occasione del suo 21esimo compleanno mercoledì scorso, con pubblicazione sui social di balletti, indossando un gigantesco fallo di plastica, e inscenando una danza in strada con un gonnellino hawaiano mentre beveva spumante direttamente dalla bottiglia (leggi qui). Insomma, non il massimo della opportunità per chi ha una carica pubblica e almeno 280 persone (chi lo ha votato lo scorso maggio) a cui dare conto, fermo restando la libertà di fare quello che più aggrada.

Nemmeno il tempo della reprimenda del sindaco Golia (leggi qui) che il giovane Mariano ci ricasca di nuovo, postando su Instagram una foto in cui definisce Aversa “Dildoland”, ossia terra dei giochini erotici. Richiamato probabilmente nuovamente all’ordine dal primo cittadino che questa volta lascia il cronista dinanzi ad un laconico “no comment” che dice molto di più del suo silenzio, Scuotri chiede scusa e cancella la foto. Ma è troppo tardi. Scoppia una nuova bagarre con il consigliere di opposizione Alfonso Oliva che afferma: “Non sono intervenuto sui video dei giorni precedenti perché era come sparare sulla croce rossa. Ma, ora basta. È dequalificante per chi come me crede nel rispetto delle istituzioni e per chi come me ama Aversa. È evidente che il consigliere preso in fallo non ha capito la gravità di ciò che ha fatto e soprattutto non ha tenuto in minima considerazione l’ammonizione del suo sindaco. Un Sindaco che si rispetti a questo punto (dopo che non ha avuto alcuna considerazione e rispetto) o chiede le dimissioni del suo consigliere oppure saluti la sua credibilità”.

Segue la presa di posizione di Scuotri: “In virtù di tutto quello che è successo, ed essendo consapevole di aver commesso delle leggerezze di troppo, che riguardano sì la mia vita privata, ma che hanno avuto purtroppo un riscontro anche nella vita pubblica, ho deciso di autosospendermi sia dalla Commissione Politiche Sociali che dal gruppo consiliare La Politica Che Serve. Quando si sbaglia non si fa finta di nulla, si chiede scusa, si riflette e si va avanti compiendo un atto di maturità. Anche questo momento sarà per me occasione di crescita”.

Questo sembra essere anche l’auspicio di Luisa Diana Motti, capogruppo consiliare de “La Politica che serve”: “È un segno di un percorso di maturità – sostiene Motti – la decisione del consigliere Scuotri di prendere una pausa di riflessione. Gliela dobbiamo perché sono convinta che la politica ha anche una funzione educativa e pedagogica. Questa è una mia riflessione. Convocherò a breve i consiglieri del mio gruppo”.

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