Durante il vertice del Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi, Luigi Di Maio avrebbe detto che la nascita del nuovo governo dipenderà dall’esito del voto sulla piattaforma “Rousseau”. Lo rende noto l’agenzia Ansa. Giuseppe Conte, intanto, ha convocato alle 17 di oggi, a Palazzo Chigi, i capigruppo di M5s e Pd per discutere del programma di governo.
E mentre si attende l’esito della riunione dei vertici del Pd, Di Stefano (M5s) ribadisce che se dalla consultazione dovesse emergere un giudizio negativo sul governo giallorosso “ne trarremo le conseguenze. Siamo felici di avere un sistema che permette ai nostri elettori di essere parte attiva della politica”. “Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo”, ha confermato il presidente dei senatori pentastellati Patuanelli.
Ma nei cinquestelle crescono i malumori. Andrea Crippa, senatore e vicesegretario della Lega, avverte: “Mi hanno contattato nove senatori del M5s dicendomi che loro e altri senatori e deputati non vogliono votare la fiducia a questo governo Conte e sono pronti a dire no se gli garantiamo un seggio”. A replicare è a senatrice pentastellata Paola Taverna: “Dopo che il suo leader Matteo Salvini ha fatto cadere il governo Conte tra un mojito e una ballatina con una cubista sulla spiaggia, fuorché poi tornare sui propri passi quando ha capito che non poteva decidere tutto da solo essendo in una Repubblica parlamentare, Crippa si lancia in annunci fantapolitici. Il vicesegretario della Lega sarebbe stato addirittura cercato da nove senatori del MoVimento 5 Stelle che, disperati, si sarebbero rivolti a lui per fare cosa? Entrare nella Lega? Forse ha capito male…oggi per cosa si può chiamare la Lega? Ci dispiace per Crippa e per la Lega che, dopo il disastro estivo di Salvini, ha cercato in tutti i modi di correre ai riparti con proposte vergognose. Stiano tranquilli, il Movimento 5 Stelle è compatto. E sicuramente non è in vendita”.