Giornata cruciale per il riscatto della “Terra dei Fuochi” questa di oggi. I sindaci dell’agro aversano, questa mattina, saranno ricevuti al Ministero dell’Ambiente, mentre nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, scenderà in piazza il popolo dell’Agro Aversano e di Napoli Nord, fascia di territorio tra le province di Caserta e Napoli, per formare una simbolica catena umana contro i roghi di rifiuti e contro l’inciviltà che ha ridotto quella che era la Campania Felix in una zona di veleni e morte.
In vista dell’incontro di oggi, i primi cittadini si sono incontrati nei giorni scorsi nella sala consiliare di Aversa per fare il punto della situazione ed analizzare gli aspetti che dovranno essere sottoposti. Il tavolo convocato a Roma, per il momento, sarà di carattere tecnico, infatti dal Ministero hanno fatto sapere che, considerato il momento di transizione dovuto alla recente crisi di governo e all’attesa per l’insediamento del nuovo esecutivo, lo scopo è di acquisire soprattutto notizie ed informazioni. In ogni caso i sindaci hanno deciso di presenziare all’incontro ed essere a Roma compatti, accompagnati dai rispettivi tecnici comunali, così come indicato nella convocazione.
L’invito, a firma del direttore generale per i rifiuti e l’inquinamento, Mario Grillo, nasce dalla nota che i sindaci primi cittadini hanno inoltrato a vari enti, tra cui il Ministero dell’Ambiente. Da qui la decisione di convocare un tavolo tecnico, con la presenza dei dirigenti comunali e degli esperti del settore. L’invito è stato esteso al vice capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, Luigi Impeciati, al coordinatore Unità Roghi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fabrizio Curcio, al vice capo di Gabinetto della Regione Campania, Almerina Bove, e al capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, Tullio Berlenghi.
Nel frattempo i sindaci dell’agro aversano stanno valutando la possibilità di costituirsi in un coordinamento permanente che, in maniera periodica, riunisca le amministrazioni comunali della zona e valuti i vari problemi del settore. “Andrò a Roma – ha dichiarato il primo cittadino di Aversa, Alfonso Golia – a portare la rabbia e la frustrazione di una comunità che è stanca di subire la follia di criminali senza scrupoli facendo respirare a tutti noi diossine e altri inquinanti. Noi sindaci siamo la prima linea dello Stato ed è importante per noi aver trovato subito ascolto al Ministero dell’ambiente. Abbiamo presentato, senza alcuna distinzione politica, un documento articolato per fronteggiare sia l’emergenza roghi che i problemi al ciclo integrato dei rifiuti. Porteremo a Roma quella piattaforma chiedendo risposte concrete ai funzionari componenti”.
Giuseppe Dell’Aversana, sindaco di Sant’Arpino, ha dichiarato: “E’ stata importante la sintesi fatta dai primi cittadini ed il coordinamento che ha elaborato un precisa richiesta di interlocuzione con organismi sovraordinati, da soli i sindaci non possono mai risolvere un problema così grande che impone necessariamente interventi congiunti di diverse istituzioni. Noi domani avvieremo un confronto costruttivo sotto gli aspetti tecnici coinvolgendo i funzionari dei comuni dell’agro aversano che hanno acquisito una notevole esperienza in questo annoso problema. Penso che stavolta si sia imboccata la strada giusta”.
“Avremo l’occasione – ha commentato Enzo Guida, sindaco di Cesa – di iniziare un percorso, col Ministero dell’Ambiente, attraverso questo tavolo tecnico. Contiamo di avere altri incontri, con un taglio maggiormente politico e teso alla individuazione delle misure da adottare. La nostra zona, purtroppo, non vive solo il fenomeno dei roghi che, al momento è il più visibile. C’è anche un’altra emergenza, vale a dire l’aumento indiscriminato del prezzo di smaltimento dell’umido. Le gare di appalto per l’affidamento del servizio vanno deserte e ci sono operatori che stanno praticando prezzi anche di 300 euro a tonnellate. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini/contribuenti che si vedranno aumentare il costo della tassa dei rifiuti”.
Rigorosamente con t-shirt bianca, possibilmente con la scritta “Basta!”, dovranno essere i manifestanti che parteciperanno alla catena umana che partirà dal bivio di Giugliano per quanti provengono dai comuni del napoletano e dal quadrivio di Parete per gli altri, proseguendo verso la piazza Municipio di Aversa dove, intorno alle 20, è previsto il raduno finale.