Emergenza sangue in Campania, scende in campo la Mostra d’Oltremare di Napoli. Da giovedì 12 settembre c’è una postazione fissa dell’Avis all’interno del parco. La presentazione è avvenuta alla presenza di Michele Vacca, direttore struttura di coordinamento per le attività trasfusionali Regione Campania, e della consigliera delegata di Mostra, Valeria De Sieno, la prima a donare una sacca di sangue.
Tutti coloro che vorranno donare il sangue e in pochi minuti aiutare chi soffre, potranno recarsi presso la nuova postazione in Mostra, durante gli orari di apertura del parco. I donatori faranno bene non soltanto agli altri, ma anche a loro stessi, difatti il sangue donato verrà approfonditamente analizzato per individuare possibili malattie che possono essere trasmesse al ricevente. I virus dell’epatite, B, C e HIV, la sifilide, lo stato funzionale del fegato, del rene, del metabolismo in generale, colesterolo ed i trigliceridi, fanno parte del pattern di esami effettuati sul sangue del donatore. A giudizio del medico, possono essere effettuati tutti gli esami del sangue, ad esempio il PSA per gli uomini adulti o gli esami tiroidei. I risultati saranno spediti per posta al domicilio del donatore o per email. Con la visita e gli esami del sangue, la salute del donatore è periodicamente monitorata.
“Per far fronte a questa grave emergenza ci siamo sentiti in dovere di dare una mano per la raccolta del sangue, un modo anche per sensibilizzare le persone a donare – spiega il consigliere delegato dell’Ente fieristico Valeria De Sieno -. Abbiamo così deciso di aprire le porte della Mostra d’Oltremare all’Associazione Avis Napoli 5 convenzionata con l’Azienda Ospedaliera Cardarelli”. La Campania vive oggi una vera e proprio emergenza. Fino a due anni fa era infatti autosufficiente, oggi per compensare le richieste giornaliere, è costretta ad acquistare il sangue fuori regione. Al Cardarelli, dove c’è la più alta richiesta, occorrono circa 100/110 unità di sangue al giorno.
Il sangue è indispensabile per affrontare le emergenze del pronto Soccorso, della Chirurgia d’Urgenza, delle Rianimazioni e delle Terapie; è indispensabile per affrontare una complicazione durante un intervento chirurgico o un parto difficile; è un supporto fondamentale per affrontare le terapie antitumorali; è indispensabile per i pazienti affetti da anemia cronica che periodicamente e per tutta la vita devono effettuare una trasfusione o come ad esempio succede ai pazienti microcitemici/talassemici.
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