Emergenze rifiuti, Polieco presenta Forum Ischia 2019: “E’ tempo di operazione verità”

di Redazione

Corretta gestione dei rifiuti, difficoltà delle imprese, infiltrazioni criminali. Questi i temi affrontati nella mattinata del 17 settembre a Napoli, nella sede della Presidenza del Consiglio Regionale, nel corso della conferenza stampa promossa dal consorzio Polieco per presentare il Forum internazionale sull’economia dei rifiuti che si terrà a Lacco Ameno, sull’isola di Ischia, il prossimo 20 e 21 settembre, nella consueta location dell’Albergo della Regina Isabella. Il titolo di questa undicesima edizione è “Condannati alle emergenze? Soluzioni e innovazioni oltre le lobby”.

Airoma: “La magistratura non è nemica dell’impresa, ma della ‘cattiva’ impresa” – “Condannati alle emergenze? Da chi? Di certo non possiamo maledire la cattiva sorte – ha affermato il procuratore aggiunto di Napoli Nord, Domenico Airoma – semmai siamo stati noi i responsabili e da oggi dobbiamo fare un’operazione verità, sgombrando il campo dalla convinzione di una magistratura ‘nemica’ delle imprese, semmai la magistratura è nemica della ‘cattiva impresa’ che finisce per creare concorrenza sleale per quella etica e legale”.

Viglione: “Bisogna essere ambiziosi” – “Per uscire dalle emergenze continue – ha sottolineato il segretario della commissione Ambiente della Campania, Vincenzo Viglione – è necessario che si crei una rete di buone pratiche, che consenta di valorizzare quei rifiuti preziosi, come ad esempio le manichette usate in agricoltura, che oggi vengono bruciate nei campi. Bisogna cominciare a superare la cattiva e improduttiva abitudine di essere poco ambiziosi nel momento in cui si legifera”.

Salvestrini: “Lobby di potere lasciano tutto com’è” – “Purtroppo il nostro Paese, anche nella redazione delle norme, è sottoposto agli interessi delle lobby che, per convenienza, non vogliono che le cose cambino. – l’affondo della direttrice del Polieco, Claudia Salvestrini – Se si pensa che oltre il 50% dei rifiuti prodotti non entra nel circuito del riciclo, risulta fondamentale privilegiare la riduzione e creare le condizioni per riciclare in modo efficiente cercando soluzioni alternative in grado di impedire che tutto il materiale di scarto vada verso i termovalorizzatori o le esportazioni dei rifiuti. Prima era la Cina, adesso sono il Vietnam, la Thailandia o la Malesia, ma la storia non cambia”.

Bobbio: “Costi altissimi per un riciclo che non tutela l’ambiente” – “La verità – ha aggiunto il presidente Polieco, Enrico Bobbio – è che gli imprenditori si sono trasformati in commercianti di rifiuti e i costi di una raccolta che non riesce a garantire livelli alti di riciclo, ma è costretta a rivolgersi in gran misura alla termovalorizzazione, sono altissimi senza soddisfare poi i requisiti di tutela dell’ambiente e della salute. Le soluzioni ci sono e vanno ricercate soprattutto nella ricerca scientifica”.

Rivezzi (Medici per l’Ambiente): “Necessario conoscere il rischio clinico” – Dell’impatto dell’inquinamento legato alla cattiva gestione dei rifiuti ha parlato il referente di Isde (Medici per l’ambiente) della Campania, Gaetano Rivezzi. “ll danno alla salute nasce dalla confluenza di sostanze non ben gestite nell’apparato industriale-economico. C’è l’urgenza di conoscere il rischio clinico legato alle emergenze, al momento non abbiamo dati uniformi e inoltre – chiede Rivezzi – anche quando ci sono incendi gravissimi, come quello di Avellino, chi stabilisce se c’è o no un rischio alla salute? Chi ha fatto la comunicazione? I medici oppure, come sembra, mancava un elemento?”.

Arpac: “Mano criminale negli incendi campani” – Sugli ultimi incendi che hanno devastato la Campania, si è soffermato anche il commissario Arpac Luigi Stefano Sorvino, che sull’ultimo rogo di pneumatici in un’azienda di Battipaglia, ha detto: “L’Arpac aveva effettuato pochi giorni prima un sopralluogo nell’impianto e si trovava in discrete condizioni, è facile pensare ad una mano criminale che sta mettendo in ginocchio il sistema”.

Generale Lungo: “Nel 2019 618 reati ambientali in Campania” – Sulle attività di contrasto all’economia criminale, ha fornito dettagli il comandante dei carabinieri forestali della Campania, generale Ciro Lungo: “Oggi, a settembre 2019, abbiamo registrato 618 reati ambientali in Campania, un dato che approssimativamente equipara già quello del 2018, nonostante manchino ancora alcuni mesi alla fine dell’anno”.

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