Napoli, si “scioglie” il sangue di San Gennaro. Sepe: “Buon auspicio per la Campania”

di Gennaro Pacilio

Stamani, nel Duomo di Napoli, davanti a migliaia di fedeli in festa si è ripetuto il prodigio dello liquefazione del sangue di San Gennaro. Alle 10.04 il cardinale Crescenzio Sepe annuncia ufficialmente che il sangue si è sciolto: “Cari amici, ancora una volta vi do la bella notizia. Il sangue si è sciolto. Noi vogliamo ringraziare il Signore perché questo è, innanzitutto, un segno della sua bontà e del suo amore per noi, per Napoli, per la Campania, per la Chiesa. Viva San Gennaro”.

Scroscianti gli applausi delle migliaia di persone presenti. Il cardinale durante l’omelia ha poi parlato dell’importante del “fare futuro, esercitare le nostre responsabilità e a vivere il nostro impegno. Impegno che rinnoviamo dinanzi al nostro santo patrono. Esiste ancora la Napoli dal cuore grande? A noi cittadini è dato di rispondere a questa domanda senza lasciarci prendere da una falsa nostalgia dei tempi che furono. Il male che fanno a Napoli i sicari di odio e di violenza è incalcolabile. Cercano di uccidere sul nascere la speranza. La violenza favorisce complicità e connivenza contro il bene comune. Certo nessuno di noi è chiamato a essere eroe”.

“Chi tradisce Napoli è chi si è arruolato nelle formazioni della violenza. Il sangue di San Gennaro è vita e futuro e mentre ci apprestiamo a scrivere il futuro ci appelliamo a lui perché ci insegni il coraggio della speranza. – dice il cardinale Sepe – Purtroppo, il male che fanno a Napoli i sicari di odio e di violenza è senza limiti. Essi in effetti tentano di uccidere sul nascere la possibilità di fare futuro, quindi di guardare avanti, di porre le basi per una vita ordinata, per la crescita di una comunità attenta ai valori fondamentali e quindi naturalmente orientata al bene comune. La violenza è il primo baluardo, il primo grande ostacolo che si pone su questa strada. Essa – aggiunge l’arcivescovo di Napoli – genera paura, insicurezza, favorisce connivenza e complicità e ogni forma di comportamento che va contro il bene comune. Occorre dirlo, alla fine Napoli si trova a vivere pienamente una condizione che toglie libertà e mina alla base i diritti dei cittadini, rendendo la loro vita difficile, per non dire proibitiva”.

Da registrare la protesta dei lavoratori di Whirpool e American Laundry, che stanno vivendo un momento molto difficile a livello occupazionale, sul sagrato del Duomo. A invitarli proprio il cardinale Sepe. Gli operai Whirpool si sono presentati con le magliette: “Whirlpool: Napoli non molla”. I lavoratori di American Laundry hanno chiesto invece un incontro con la Regione Campania. “Non dobbiamo permettere che in una terra come la nostra si perda il lavoro”, ha affermato Sepe dimostrando la sua vicinanza verso i lavoratori. Nel Duomo erano presenti il presidente della Regione, De Luca, e il sindaco di Napoli, de Magistris, che nel momento in cui il cardinale Sepe ha invitato tutti a scambiarsi un segno di pace si sono completamente ignorati con De Luca che ha dato le spalle al sindaco evitando di stringergli la mano in segno di pace. Su questo nulla ha potuto il nostro San Gennaro.

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