Aversa – Blitz della Polizia di Stato nei tre centri della società “Senesi spa”, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. Da giorni la raccolta nella seconda città del Casertano avviene a singhiozzo con problemi in molte zone della città sia di natura ambientale che di ordine pubblico, visti i litigi tra cittadini e netturbini, le proteste dei residenti con i blocchi stradali, le denunce sui social e gli esposti inviati alla Procura anche dal sindaco Alfonso Golia. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha parlato di una “città ostaggio della guerra interna alla Senesi”, azienda sottoposta ad interdittiva antimafia e coinvolta in vicende giudiziarie che entro pochi giorni dovrà cedere il posto alla subentrante Tekra.
I lavoratori sono in fibrillazione perché non hanno ben chiare le prospettive future, non c’è infatti la certezza che tutti passino nella nuova azienda, e lamentano di non avere i mezzi per operare a cause di scelte precise dei responsabili della Senesi.
Partendo proprio dall’oggettiva situazione, i poliziotti del commissariato di Aversa, diretti da Vincenzo Gallozzi, si sono recati di propria iniziativa nell’isola ecologica e i due centri pilota della Senesi, acquisendo parecchia documentazione, con lo scopo di verificare la sussistenza di reati in relazione alla raccolta a singhiozzo, ai mezzi per i rifiuti non funzionanti che restano in garage senza essere riparati; i poliziotti hanno acquisito anche i registri delle presenze, per vedere se i lavoratori rispettano l’orario e i turni. Lo stesso commissariato è ubicato in zona San Lorenzo, uno dei quartieri più colpiti dalla raccolta a macchia di leopardo.