Aversa – L’inquietudine e i timori per il destino del mercato ortofrutticolo di viale Europa, chiuso, oramai, da dodici giorni, con gli operatori che, approfittando dell’incontro pomeridiano con gli amministratori, hanno occupato la sala consiliare. Un’azione non da tutti condivisa: alcuni, infatti, la interpretano come un atto che potrebbe allungare ancora di più i tempi per una soluzione della vicenda ai quali altri, invece, cominciano a non crederci più. Questo mentre continuano le operazioni di controllo del territorio attraverso le forze dell’ordine deputate.
I carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale ed i militari del Noe di Caserta, hanno, infatti, sequestrato nella città normanna un calzaturificio e un’area all’interno del mercato comunale ortofrutticolo, denunciando due responsabili. In particolare, il calzaturificio, di circa 600 metri quadrati, era ubicato al piano seminterrato di una civile abitazione: il processo di lavorazione, incollaggio e rifinitura per la produzione di scarpe, avveniva in assenza delle previste autorizzazioni per le emissioni in atmosfera.
Per quanto riguarda la struttura mercatale di viale Europa, invece, dopo le ispezioni del 10 0ttobre scorso, i militari hanno accertato, invece, che nel posto di vendita di 100 metri quadrati, all’interno del mercato ortofrutticolo comunale, vi erano stati stoccati in un unico cumulo rifiuti speciali non pericolosi di natura eterogenea, costituiti da imballaggi misti (di plastica, di legno, di carta), vetro, ingombranti, rifiuti di mercato putrescibili, depositati a cielo aperto, in assenza di protezione ambientali e di relative autorizzazioni. Il valore complessivo dei due sequestri ammonta a 300 mila euro. Il servizio rientra nel contrasto del fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti speciali e delle emissioni in atmosfera non autorizzate nella cosiddetta Terra dei fuochi. L’operazione ha avuto anche il plauso del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che si è complimentato con i militari dell’Arma che hanno operato ad Aversa.
Intanto, ieri pomeriggio, i rappresentanti degli operatori del mercato ortofrutticolo (Maurizio Pollini, Alessandro Teodorico, Vincenzo Palmieri, Carmine Napolitano, Vincenzo Pollini, Tommaso Tirozzi e Pasquale D’Aniello, senza sigla né sindacale, né politica, ma solo quali rappresentanti dei commissionari del mercato) hanno incontrato il sindaco Alfonso Golia e altri amministratori. Nel corso dell’incontro hanno sottolineato, ancora una volta, che il problema viene da lontano e non può essere imputato all’attuale amministrazione. Chiesto il ripristino della struttura e l’assegnazione dei posti solo a chi ne ha effettivamente diritto. Mentre si discuteva la decisione improvvisa di occupare l’aula consiliare.
Gli operatori hanno affermato: «Questo perché c’è necessità di legalità. Inoltre, si sta innescando un meccanismo pericoloso con alcuni che stanno cercando temporanea ospitalità in altre strutture e si vedono chiedere prezzi da speculazione. Guai a pensare che il mercato di Aversa non esiste più. La nostra città ha un’identità nell’ortofrutta. Settanta anni fa eravamo in piazza Marconi poi al viale Europa. Trenta anni fa una prima chiusura un presidio, come ora, in piazza Municipio. Poi, dopo la riapertura, solo un trentennale abbandono. Ma, economicamente e socialmente, la nostra città si regge in buona parte su questa struttura. Non ci possiamo permettere di perderla». Da parte sua, Maurizio Pollini ha un ricordo significativo: «Da consigliere comunale, trenta anni fa, votai per lo spostamento del mercato di viale Europa in via Cappellone. Siamo ancora fermi a quel voto».
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