Nella mattinata di mercoledì 2 ottobre, a Casapesenna, gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto Z.A., 61 anni, nativo di San Cipriano d’Aversa, resosi responsabile di condotta persecutoria (“stalking”), tentata estorsione, danneggiamento aggravato, porto e detenzione illegale di arma impropria (un machete) nei confronti dell’ex moglie e dei propri figli.
Pur non convivendo da oltre dieci anni con la propria famiglia di origine, avendo trasferito il proprio domicilio a Giugliano, dove conviveva con un’altra donna, il 61enne continuava ad avere nei confronti della propria ex e dei due figli un atteggiamento persecutorio, ingiuriandoli senza motivo e minacciandoli al fine di condizionare le proprie decisioni, specialmente per quanto riguardava le proprietà della donna, sulle quali continuava ad accampare (indebitamente) dei diritti, presentandosi quasi tutti i giorni sotto casa di quest’ultima.
Martedì mattina si verificava l’ennesimo episodio, quando Z.A. si presentava a casa della ex per ottenere delle indebite autorizzazioni riguardanti la gestione di una proprietà della donna, di fronte al cui rifiuto Z.A. dava in escandescenze, prelevando dalla propria auto un grosso machete con cui tentava di sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione della sua ex moglie, al fine di aggredirla. Ed era solo grazie alla solerzia della propria figlia, ormai prevenuta e spaventata al punto tale da aver già da tempo memorizzato il numero di telefono del Posto fisso operativo di Casapesenna, la quale richiedeva l’immediato intervento di una pattuglia. Di seguito alla chiamata della donna, l’operatore della polizia di Casapesenna inviava rapidamente una volante, i cui agenti, dopo aver constatato la gravità del fatto e gli effettivi danneggiamenti sul portoncino di legno arrecati dai colpi di machete, si portavano all’immediato rintraccio dell’auto Fiat Punto a bordo della quale l’uomo si era dato alla fuga appena accortosi dell’arrivo della Polizia.
Ma senza mai demordere, i poliziotti riuscivano a rintracciare Z.A. dopo circa 15 minuti, mentre a bordo della Punto cercava di allontanarsi da Casapesenna. Nel corso della perquisizione a bordo del veicolo i poliziotti rinvenivano il grosso machete utilizzato per il sfondare la porta di casa della ex moglie, mentre indosso all’arrestato veniva rinvenuto anche un coltello a serramanico, anch’esso sequestrato. Intanto, negli uffici di polizia, la donna e i suoi due figli confermavano in sede di denuncia le continue vessazioni e minacce di cui erano vittime da almeno tre anni da parte del 61enne che, alla luce di tutte le risultanza investigative, veniva tratto in arresto e associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.