Ci sarebbe il movente della gelosia all’origine dell’omicidio di Angelo Pino, 52 anni, agente di Polizia penitenziaria in congedo, ucciso intorno alle 18.30 di venerdì sera a Lamezia Terme (Catanzaro), mentre era a bordo della sua auto in zona Sambiase, lungo via Costabile, in prossimità della chiesa Maria Santissima delle Grazie.
Nel tardo pomeriggio di domenica 20 ottobre, i carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura, nei confronti di Giuseppe Guadagnuolo, 54enne lametino, disoccupato e separato. Le indagini hanno consentito di accertare che, nella serata di venerdì, Guadagnuolo, dopo aver pedinato l’ex moglie, aveva raggiunto Angelo Pino, alla guida della propria auto, proprio mentre quest’ultimo stava rincasando dopo aver trascorso la serata con la donna.
Accecato dalla forte gelosia, l’uomo ha esploso tre colpi con una pistola calibro 7,65, con matricola abrasa, colpendo mortalmente al petto la vittima, per poi darsi alla fuga. Pino era celibe ed aveva lavorato in varie carceri della Calabria prima di andare in congedo anche per motivi di salute.
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