Nove persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Milano per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti (in particolare nel quartiere Quarto Oggiaro e nel comune di Bollate), corruzione, ricettazione, riciclaggio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e per lesioni personali.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, sono il risultato degli accertamenti seguiti alle dichiarazioni di Laurence Rossi, il 42enne che nel luglio 2018 ha deciso di collaborare con la giustizia dopo il suo arresto nell’ambito dell’operazione «Old Story-Eden» del 2017. I suoi racconti hanno dato vita a «Red carpet», un’inchiesta che nel 2018 ha portato all’arresto da parte della Dda di 23 persone che a vario titolo, dal 2013 al 2017, avevano fatto parte di una associazione che gestiva le piazze di spaccio nei quartieri Comasina e Bruzzano di Milano.
Le nuove dichiarazioni di Rossi, che è tra i destinatari dell’ultima ordinanza, hanno consentito di ricostruire le forniture di droga a tre diversi gruppi ai quali, tra il 2012 e il 2017, il 42enne ha venduto tra i 164 e i 190 chili di cocaina. Nel provvedimento, firmato dal gip Anna Calabi, compaiono anche i nomi di Antonio Mazzitelli, 34 anni; Maurizio Campesi, di 32; Michele Antonino, 42; Rosanna Pitino, 59; Nicholas Ghizzardi, 29; Davide Graziano, 28; e dei fratelli Claudio e Yari Viotti, di 31 e 29.
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