I carabinieri di Poggibonsi (Siena) hanno eseguito 14 misure restrittive della libertà personale nei confronti di altrettanti spacciatori di sostanze stupefacenti. In un casolare abbandonato, a Poggibonsi, un gruppo di spacciatori albanesi e italiani nascondeva un chilo e mezzo di stupefacente, fra hashish e marijuana. Dei 14 indagati, 10 sono finiti in carcere, 2 ai domiciliari, uno sottoposto a obbligo di dimora, un altro a obbligo di presentazione.
I destinatari delle ordinanze, da quanto si è appreso, spacciavano nell’area della Valdelsa, mentre i fornitori erano di solito di Castelfiorentino, o a volta di Grosseto o Fermo. Italiani ed albanesi non erano molto uniti, se non dal fatto di essere “udopatici”. I consistenti proventi dello spaccio, infatti, venivano frequentemente persi dagli indagati nelle sale giochi. 2-3mila euro le perdite medie a serata, con un picco addirittura di 15mila euro. Queste perdite li mettevano nelle condizioni di non poter pagare i loro fornitori e così cambiavano fonti di approvvigionamento della droga e si procuravano armi per difendersi da eventuali ritorsioni.
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