Ha atteso qualche ora per verificare se gli impegni presi fossero mantenuti, il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, prima di commentare le operazioni di raccolta straordinaria dei rifiuti in città da parte degli operatori della Senesi, i quali hanno lavorato, nella giornata di ieri, martedì 8 ottobre, hanno lavorato fino alle 18 ripulendo numerose zone della città. Non tutte. Oggi si lavora alla raccolta di umido e vetro nonostante i rallentamenti all’impianto Stir.
“Ciò è possibile perché la nostra azione ha portato 8 nuove navette in città. 4 noleggiate e 4 rientrate dall’officina”, fa sapere Golia, che lancia un appello alla cittadinanza: “Ora è importante differenziare di più e meglio, per cui chiedo a tutti i residenti di rispettare il calendario e le tipologie di rifiuto, anche perché ci saranno controlli del nucleo ecologia della Polizia municipale”.
L’operazione di raccolta straordinaria è arrivata il giorno dopo il blitz dei poliziotti del locale commissariato nei tre siti della Senesi ad Aversa (del quale si attendono ora i risultati). Il sindaco Golia, da parte sua, ha ringraziato le forze dell’ordine “per i controlli effettuati nella giornata di lunedì sul cantiere della Senesi”, precisando: “È chiaro a tutti ormai che ci sia qualcosa che non va e che ho anche provveduto a mettere nero su bianco in un esposto in Procura, che farà il suo corso. Siamo ostaggio, come dico ormai da tempo, di chi continua a fare promesse di far giungere più mezzi in città senza mai far seguire alle parole i fatti. Abbiamo informato tutte le istituzioni superiori di quanto sta accadendo e dato mandato al dirigente di avviare subito le procedure per una derattizzazione e una disinfestazione straordinaria del comune”.
Il problema principale del mancato passaggio di cantiere, ossia del passaggio della gestione del servizio di igiene urbana, dalla Senesi, la ditta che l’ha gestito negli ultimi dieci anni, alla Tekra, la società salernitana che si è aggiudicata l’appalto per i prossimi cinque anni con una spesa di circa 35 milioni di euro, sarebbe da riportare ad una differenza di lavoratori di ben 12 unità. In pratica, la Senesi, nel 2015 avrebbe assunto 12 dipendenti scegliendoli non dagli elenchi del personale dei Consorzi di Bacino, circostanza non consentita dalla normativa vigente, tanto che l’allora amministrazione Sagliocco non avrebbe riconosciuto alla Senesi il relativo ristoro che ammonterebbe a 400mila euro l’anno; un peso che la Tekra non intenderebbe assolutamente sopportare ritenendo i 12 lavoratori non rientranti nel subentro del servizio presso il cantiere di Aversa. Una circostanza che potrebbe portare anche ad una possibile rinuncia da parte della stessa Tekra con conseguenze che ad oggi è difficile ipotizzare.