Scambi di accuse di dilettantismo tra il rappresentante del M5S Roberto Romano e la capogruppo de “La Politica che serve”, Luisa Diana Motti. Al primo che aveva parlato di dilettantismo e di aver ritirato un punto all’ordine del giorno perché la maggioranza si era accorta che già era stato affrontato nei mesi precedenti, la Motti risponde: «Ascoltando Romano viene da pensare che o l’unico dilettante è lui o in Consiglio era distratto e non si è accorto che le tre variazioni di bilancio approvate con la procedura d’urgenza non sono state ritirate bensì ratificate dal Consiglio comunale». Secondo la rappresentante della maggioranza: «Romano dice inesattezze anche sulla microzonizzazione sismica inserita nella variazione di bilancio al punto 10 all’ordine del giorno, la cui discussione è stata rinviata. Come dimostrano le determine pubblicate sull’albo pretorio l’iter della microzonizzazione sismica è ancora in corso. Il comune ha ottenuto un finanziamento la cui somma va iscritta in bilancio tramite opportuna variazione. Questa è la verità».
A stretto giro arriva la piccata risposta di Romano che evidenzia di non aver mai commentato le tre variazioni di bilancio approvate, «anche perché sono state da me attenzionate in commissioni consiliare edilizia scolastica. Il mio giudizio riguardava la variazione di bilancio di previsione 2019/2021 ai sensi dell’articolo 175 del decreto legistlativo 267/00 che, fino a prova contraria, la maggioranza ha ritirato. Quello che è stato portato in Consiglio comunale è già stato approvato in assise il 20 ottobre 2018 su proposta dell’allora assessore ai Lavori pubblici, Michele Ronza, con l’astensione tra l’altro dei consiglieri dell’allora opposizione Elena Caterino e Alfonso Golia».
A questo punto, la “telenovela” continua con Motti che si vede «costretta» a dichiarare: «Ancora il consigliere Romano si riferisce ad “un ritiro” di una variazione di bilancio, che, a rigore dell’articolo 30 del regolamento comunale, – questioni pregiudiziali e sospensiva – corrisponde ad una questione pregiudiziale, dalla quale scaturisce una definitiva non trattazione dell’argomento, laddove, nel caso di specie, vi è stata una semplice sospensiva, sempre a norma del detto articolo, per migliori approfondimenti sul punto, che sarà portato all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Tanto è scaturito proprio da quel lavoro di studio degli atti di cui parla il consigliere Romano». «Ci tengo a precisare che non voglio impelagarmi in sterili polemiche, ma queste mie repliche – conclude Motti – sono un atto dovuto nei confronti della cittadinanza vista la delicatezza degli argomenti trattati».