Blitz, nella mattinata del 17 ottobre, i finanzieri della compagnia di Mondragone in una struttura turistica balneare di Mondragone, sulla via Domiziana. E’ stato accertato che l’attuale gestore occupava abusivamente, senza le prescritte autorizzazioni e concessioni, e quindi in violazione al Codice della Navigazione, il tratto di arenile di circa 9mila metri quadrati antistante la struttura dove era stata illecitamente collocata l’attrezzatura balneare costituita da ombrelloni, tavoli, sedie, divani, gazebi, piattaforme di legno realizzate per consentire l’accesso al mare, nonché da numerosi alberi di palma da giardino.
Le Fiamme gialle, inoltre, hanno sorpreso nell’area un lavoratore “in nero” e hanno constatato l’abbandono di rifiuti speciali sparsi su parte dell’arenile, nonché l’illecita edificazione di due manufatti in cemento con l’installazione di un cancello per non permettere ai cittadini l’accesso alla spiaggia libera. Individuata e sottoposta a sequestro anche un’area di circa 25 metri quadrati, adiacente al lido ed adibita a vera e propria discarica a cielo aperto, che ostruiva l’accesso al mare e sulla quale erano stati abbandonati e depositati in modo incontrollato rifiuti costituiti da materiale da risulta, materiale plastico, metalli vari, vetro e un gran quantità di rifiuti solidi urbani.
Al termine delle attività i militari hanno proceduto al sequestro delle attrezzature balneari e delle le piante rinvenute sul suolo demaniale, segnalando alla Procura di Santa Maria Capua Vetere i due responsabili di occupazione abusiva di spazio demaniale e della violazione delle norme in materia ambientale ed urbanistica.
E’ in corso la quantificazione del canone demaniale evaso e delle rispettive sanzioni dovute per il periodo di occupazione senza titolo del bene demaniale, che verranno successivamente comunicate all’Ente Comunale per la riscossione coattiva a favore dell’Agenzia del Demanio. L’intervento dei finanzieri – dopo le operazioni di bonifica dei rifiuti e la rimozione degli abusi urbanistici da parte degli Enti preposti, già opportunamente attivati -, consentirà alla cittadinanza il libero accesso all’arenile abusivamente occupato.