Aversa, alberi cittadini: per la prima volta una mappatura delle condizioni fitosanitarie

di Livia Fattore

Una mappatura delle condizioni fitosanitarie degli alberi cittadini.  A preannunciarla, evidenziando che si tratta della prima volta per Aversa, la presidente della commissione consiliare Ambiente Elena Caterino (nella foto). Una decisione che ha una duplice valenza: cercare di affrontare eventuali malattie delle piante per tempo evitando abbattimenti, al contrario di quanto avvenuto sino ad oggi, ed evitare eventuali cadute di alberi in caso di temporali, come avvenuto qualche giorno fa quando un pino secolare è caduto nel Parco Pozzi. Inoltre, la stessa esponente dem ha annunciato che l’amministrazione sostituirà gli alberi abbattuti in questi mesi perché malati, oltre a riprendere la tradizione di un albero piantato per ogni nuovo nato.

In pratica, la maggioranza ha fatto proprio l’auspicio del Wwf che con il presidente Raffaele Lauria e Alessandro Gatto aveva chiesto al sindaco Alfonso Golia di sostituire ed aumentare il numero di alberi abbattuti (per motivi di sicurezza) in questi ultimi mesi ad Aversa, con specie botaniche autoctone e più idonee all’ambiente locale. In pratica, mai più pini domestici, non idonei all’ambiente urbano.  “Chiediamo – dicono gli ambientalisti – innanzitutto di mettere a dimora tanti lecci che rappresentano la specie biologica della nostra fascia bioclimatica. Ma ad Aversa chiediamo anche gli olmi, i pioppi bianchi e neri, le farnie (altra quercia tipica delle nostre zone, ormai scomparsa). Per continuare chiediamo anche allori, corbezzoli, carpini. In altre parole, privilegiare quelle specie tipiche delle nostre zone, evitando le specie che non appartengono alla nostra flora”.

“Quindi, a partire da quest’autunno – prosegue Alessandro Gatto, coordinatore regionale della vigilanza ambientale del Wwf – chiediamo al sindaco Golia di piantare tantissimi lecci, la nostra tipica quercia sempreverde mediterranea al posto dei pini abbattuti. Privilegiando la politica dell’incremento del verde urbano si rende la città non solo più bella ma anche più salubre. E’ noto a tutti il ruolo che svolgono gli alberi (soprattutto) nell’assorbimento degli agenti inquinanti, nella regolazione del microclima, nella produzione di ossigeno, assorbimento dell’anidre carbonica e tanto altro”. “Chiediamo – continua il direttivo del Wwf – l’adozione e l’applicazione del regolamento comunale per la tutela e l’incremento del verde urbano ad Aversa. Aumentare il verde deve essere la prima parola d’ordine necessaria per ripulire l’aria da tanto inquinamento dovuto ai roghi di rifiuti, gas di scarico del traffico veicolare, caldaie per il riscaldamento e così via”.

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