Aversa, illuminazione pubblica: non deve essere il gestore a sostituire le lampade?

di Antonio Arduino

Aversa – Perché spendere 70mila euro di un Comune che non ha grossa liquidità nelle casse per effettuare un intervento sull’illuminazione pubblica che dovrebbe essere eseguito gratuitamente? Questa la domanda che pone il cronista che ha seguito le vicende della città negli ultimi vent’anni, ricordando che l’ex amministrazione Sagliocco aveva sottoscritto un contratto di durata novennale, quindi ancora in corso, con la società che garantisce il servizio di illuminazione cittadina per la sostituzione delle lampade non più funzionanti e dei lampioni presenti sulle strade, qualora ne fosse stata ravvisata la necessità, cosa che fu fatta per la Variante dove furono sostituiti tutti i pali presenti.

Essendo ancora in atto questo contratto, come conferma l’ex assessore al ramo Michele Ronza, sembra inutile prevedere lo stanziamento di 70mila euro per l’acquisto e la sostituzione di 1123 corpi illuminanti, dove per corpo illuminante si dovrebbe intendere, salvo specifica indicazione sul contratto, la lampada e il suo contenitore. Se si intendesse solo le lampade, la ditta che garantisce il servizio di illuminazione pubblica dovrebbe sostituirle gratuitamente con quelle a led a basso consumo e ad alta funzionalità che renderebbero le strade cittadine luminosissime, così come avviene su via di Jasi, mentre il contenitore andrebbe sostituito, ove fosse necessario, a prezzo fissato nel contratto. Mentre gratuitamente, così come avvenne sulla Variante, andrebbero sostituiti anche i pali dell’impianto di illuminazione pubblica, almeno quelli danneggiati, e non eliminati, come accaduto in via Gemito, dove un palo danneggiato è stato eliminato e non sostituito, riducendo l’illuminazione di una strada ad alto volume di traffico veicolare, malgrado la segnalazione dei residenti.

Prevedere una spesa di 70mila euro dà l’idea che la città brancoli, mo ci vuole, “nel buio”. Invece, girando per Aversa, non si ha questa sensazione e sembra impossibile che sia necessario sostituire 1123 contenitori delle lampade che la illuminano per garantire la sicurezza dei cittadini. Se questo è l’obiettivo, perché non impegnare i fondi per far tracciare attraversamenti pedonali ed installare dissuasori di velocità nelle tante strade diventate piste da corsa per auto e motoveicoli?

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