Aversa, mercato ortofrutticolo: riapertura dopo Natale? 500 famiglie preoccupate

di Nicola Rosselli

Quindici giorni trascorsi inutilmente. Quindici giorni di chiusura del mercato ortofrutticolo di Aversa che sono costati centinaia di migliaia di euro e uno stop per operatori e occupati nell’indotto che rischia di mandare sul lastrico circa 500 famiglie. Un fenomeno socio-economico che potrebbe trasformarsi in una bomba sociale per la città dove la struttura di viale Europa rappresenta la realtà economica più importante.

Una situazione che sembra segnare il passo con l’Asl che, giustamente, spiega che le proposte dei concessionari non possono essere prese in considerazione perché violerebbero la legge: “In una struttura sottoposta a sequestro non può esserci attività di vendita. Né, tantomeno, vi può essere attività di vendita in un cantiere, Vi immaginate veder convivere in uno stesso posto la presenza di alimenti e un cantiere in attività, sebbene in orari differenti?”. Insomma, prima i lavori e, poi, la riapertura. Per questo la situazione sembra precipitare e c’è chi, come Mimmo Margarita, commissionario storico del mercato aversano lancia l’allarme: “I concessionari del locale mercato ortofrutticolo di Aversa prendono atto, con amarezza, delle soluzioni (deludenti) trovate e offerte dall’attuale amministrazione, allo stop forzato rappresentato dal sequestro amministrativo disposto oramai quindici giorni fa”. “Si dice – continua Margarita – che i lavori inizieranno al più presto, con una durata minima, prevista, di almeno tre mesi. Si ricomincerà, quindi, a fare reddito, e quindi la spesa, dopo il Santo Natale.  Parte dei lavori previsti, sono sempre a nostro carico, purtroppo. Il tutto in mancanza di una qualsiasi soluzione di trasferimento temporaneo in un altro luogo, tale da consentire a noi operatori di poter arrivare alla data di chiusura lavori, con un minimo di serenità, ma soprattutto senza affanni economici”.

Di tono distensivo le dichiarazioni del sindaco Alfonso Golia: “Ieri sono finalmente iniziati i lavori per la realizzazione dei nuovi servizi igienici all’interno del mercato ortofrutticolo. I bagni erano inutilizzabili da anni e rappresentano una delle contestazioni fatte dall’Asl”. “Posso dire – ha continuato il primo cittadino normanno – che l’ufficio tecnico del Comune è al lavoro per la ricognizione degli interventi propedeutici alla riapertura della struttura per i quali abbiamo individuato le prime risorse e stanziato i primi fondi”. “Abbiamo – ha concluso Golia – anche dato impulso per l’apertura di un tavolo tecnico amministrativo aperto alla delegazione degli operatori per poter fare un lavoro in sinergia e con la massima condivisione”.

Sull’argomento da registrare anche un intervento comune del Movimento Nazionale per la Sovranità, col segretario nazionale Marco Cerreto, casertano, e il presidente provinciale Pino Cannavale, aversano, che affermano: “Non si può più attendere e soprattutto accettare un declino pericoloso dell’agro aversano verso l’allontanamento definitivo dell’agricoltura di Terra di Lavoro dal mercato di riferimento. Il mercato ortofrutticolo di Aversa rischia di chiudere per inadempienze del comune. Un’attività storica e tradizionale, punto di riferimento di imprese e consumatori, rischia di essere delocalizzata per l’incapacità di una giunta miope e insensibile”. “Non è possibile – continuano Cannavale e Cerreto – lasciare abbandonate al loro destino, le imprese agricole e gli operatori del mercato normanno sempre più in difficoltà per la sostanziale contrazione economica, e che si ritrovano proiettate nel futuro senza l’area di riferimento e soprattutto emarginati logisticamente con notevoli problematiche che si sviluppano nel quotidiano. Da diverso tempo avevamo sottolineato il problema segnalato dai molti operatori. Avevamo forti dubbi, ora abbiamo solo certezze, sull’incapacità di percepire le problematiche del territorio da parte dell’amministrazione comunale”.

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