Gricignano, “getta la vernice nelle fogne”: il caso finisce a “La Radiazza” di Simioli

di Antonio Taglialatela

Dopo aver ritinteggiato casa, la signora Cinzia si è recata all’isola ecologica di Gricignano (Caserta) per smaltire due secchi di vernice. E lì qualcuno, non si è capito chi, le avrebbe detto: “Sta roba non la prendiamo”. Alla richiesta, legittima, della signora su come smaltire quei bidoni con all’interno residui di vernice, lo stesso le avrebbe consigliato: “Allungateli con l’acqua e gettateli nelle fogne”. Una risposta di una gravità inaudita, ancora più grave se a darla è stato l’addetto di un’isola ecologica, in un territorio, tra l’altro, qual è l’agro aversano, tristemente noto per far parte della cosiddetta “Terra dei Fuochi”.

Sconcertata da quella risposta, Cinzia ha così contattato la trasmissione radiofonica “La Radiazza”, condotta su Radio Marte da Gianni Simioli, a cui spesso si rivolgono cittadini per segnalare disservizi in tutta la Campania. Simioli ha telefonato al centralino della casa comunale di Gricignano per avere chiarimenti. A rispondere è stato il centralinista, Vittorio, che ha spiegato come quei bidoni di vernice, in quanto rifiuti speciali, non potevano essere depositati presso un’isola ecologica e che dello smaltimento avrebbero dovuto occuparsi gli imbianchini che avevano tinteggiato l’abitazione. Ma la signora ha sottolineato che a tinteggiare era stata lei con i suoi familiari, quindi era lei l’imbianchina, seppur “fai da te”. A quel punto il centralinista ha passato la cornetta al consigliere comunale Pasquale Dello Margio (che in un primo momento Simioli ha chiamato erroneamente “Dello Mazzo”, ndr.), il quale si è dichiarato sconcertato della risposta che all’isola ecologica avrebbero dato alla signora. La diretta è proseguita tra una serie messe in attesa e con il consiglio dato alla signora di portare i bidoni alla “Progest”, azienda della zona industriale di Gricignano specializzata nello smaltimento di rifiuti liquidi. Tuttavia, Cinzia ha riferito che i costi di un servizio privato come quello, di cui lei già era informata, sono eccessivi, in quanto per lo smaltimento avrebbe speso più del valore sostenuto per l’acquisto della vernice. E se anche avesse voluto accollarsi quei costi sarebbe stata prima obbligata a presentare le “analisi” della vernice.

Simioli allora ha richiamato il Comune e il centralinista ha riferito che per lunedì era possibile ottenere un appuntamento con l’assessore all’Ambiente. Il caso, quindi, è rimandato alla prossima settimana. Intanto, la domanda sorge spontanea: come è possibile che, in un territorio in preda a fenomeni di sversamenti illeciti di rifiuti e roghi tossici, dove non si contano gli appelli rivolti dalle Istituzioni per salvaguardare l’ambiente, un cittadino, invece di essere incentivato, sia ostacolato o addirittura impossibilitato a fare il proprio dovere civico? Ha ragione Simioli: “L’Italia è davvero uno strano Paese”.

IN ALTO IL VIDEO CON L’AUDIO DELLA TELEFONATA

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