Come un moderno Ulisse, che ad ogni nuova alba sperava di trovare la sua Itaca, viveva la stessa identica giornata di quella precedente, che sarebbe stata uguale a quella di domani. E dopodomani. Una sorta di “loop infinito” quello in cui si trovava intrappolato Luigi Aquilante, ma dal quale è riuscito a trovare la via di fuga.
Trade agent di Gricignano (Caserta), sposato e padre di tre figli, con un background familiare nel campo dell’edilizia (suo padre, Andrea, scomparso anni fa, era uno stimato costruttore della zona, nda.), Luigi nel tempo si è specializzato nel ramo degli infissi, prima come rivenditore, poi come agente di commercio, rappresentando alcuni dei più grandi brand del settore. I suoi clienti operano, in gran parte, sul territorio della Campania ma in cantiere ci sono progetti che puntano all’Estero, in particolare nel medio-oriente, legati ad una grande azienda italiana.
Oggi trascorre le sue giornate tra lavoro, viaggi e famiglia. Una vita serena dal punto di vista personale e professionale. Eppure, fino a poco tempo fa, sembrava aver smarrito ogni certezza, ogni capacità di agire e, soprattutto, di reagire. Come lui stesso racconta: “Ho vissuto un brutto periodo, dovuto a motivi personali, con alti e bassi, che inevitabilmente si ripercuotevano sulla mia dimensione anche lavorativa. Poi sono riuscito a superare quella fase grazie alla fiducia ritrovata in me stesso e supportato dall’affetto della mia famiglia, di mia moglie, dei miei figli, unito a quello dei miei più cari amici, che mi hanno aiutato ad uscire fuori dal tunnel della solitudine interiore”. Per Luigi la dimensione spirituale è stata importantissima: “Il Signore spesso ti dà tanti segnali, ma non li capisci, fino a quando decide che devi ricevere una severa lezione. Dopo aver accusato il colpo e subìto le conseguenze devi cercare di affrontare i problemi che hai davanti e risolverli. Perché a tutto c’è una soluzione, tranne che alla morte”.
E qui Aquilante si sente di lanciare un monito a tutti coloro che, in questo momento, vivono una condizione analoga a quella da lui superata con successo: “Per prima cosa non bisogna isolarsi, anche se non si ha voglia di vedere nessuno occorre vivere fra i tuoi familiari e, più in generale, stare in mezzo alla gente. Bisogna ascoltare consigli, anche le critiche, e cercare il lato positivo di ogni cosa. Il sole, prima o poi, tornerà a splendere”. Lui ce l’ha fatta, ed è stato come rinascere: “Una volta che mi sono rimesso in carreggiata ho deciso anche di rifarmi il look, cambiando vestiti e auto, oltre a impostare ogni mia giornata all’insegna della positività”. Se dovesse racchiudere la sua esperienza in una parola, Luigi utilizzerebbe sicuramente “collaborazione”. “I migliori risultati nel lavoro – dice – li ho ottenuti sempre collaborando con i miei interlocutori. Ed anche per superare quella mia fase personale negativa ho dovuto collaborare, in quel caso innanzitutto con me stesso!”.