Sarà la Italiana Lavori srl di Carinaro a realizzare la pista di atletica di Aversa che sorgerà proprio sul confine tra i due comuni dell’agro. Costo dell’opera 1 milione e 600mila euro. La società, che ha sede nella Zona Asi di Aversa Nord, si è, infatti, aggiudicata l’appalto per la costruzione di quella che sembrava essere diventata una chimera dopo tanti anni di attesa e di battaglie solitarie da parte di Paolo Santulli, dapprima come parlamentare e successivamente quale consigliere comunale di Aversa, soprattutto con una disperata lotta contro il tempo per non perdere il finanziamento.
«L’Atletica Leggera – ha dichiarato Santulli, che è anche il delegato del sindaco Alfonso Golia proprio per la realizzazione dell’opera – è uno degli sport più praticati nel nostro territorio. Ad Aversa, pur in mancanza di un impianto specifico, abbiamo una società, che fa capo a Vittorio Savino, che opera da oltre quarant’anni, che oggi a livello nazionale ha la squadra femminile in serie A oro, è la maschile in serie A bronzo». «L’impianto di Aversa, i cui lavori ci auguriamo possano iniziare entro quest’anno, – ha continuato l’esponente Pd – una volta concluso, potrà moltiplicare il numero dei giovani praticanti. Aversa, con la sua pista ad otto corsie, rappresenterà uno dei principali impianti della Regione, secondo solo a quella del San Paolo di Napoli, adeguato in occasione delle Universiadi. Pertanto, contiamo di entrare nell’organizzazione di gare nazionali ed anche internazionali. Il rilancio e il riscatto del nostro territorio, passa anche attraverso queste conquiste, che promuovono anche lo sviluppo».
Soddisfazione è stata espressa anche da Vittorio Savino, simbolo dell’Atletica Leggera in tutto l’Agro Aversano, che ricorda i tempi letteralmente pionieristici, quando oltre 40 anni fa, gli atleti si allenavano correndo per strada o sul mitico «Zero», al confine con Cesa, oggi urbanizzato. Grazie al Demanio, la pista sorgerà su suolo di Aversa, sino a poco tempo fa in fitto al Comune di Carinaro, noto come piazza d’Armi. Si tratta dell’ex campo profughi, assegnato grazie all’applicazione del federalismo demaniale. La situazione era in una fase di stallo ma, grazie allora governo Letta, che aveva istituito un sistema veloce di assegnazioni, che ha riguardato appunto anche l’area ai confini di Carinaro, attualmente destinata a villa comunale dello stesso Comune, a parcheggio e a fiera settimanale.