L’Inps ha inviato 519.586 sms per avvisare i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) che hanno presentato la domanda a marzo dell’obbligo di integrarla. Se non saranno inviati i documenti integrativi entro il 21 del mese, il pagamento della rata di ottobre potrebbe essere sospeso, fino all’invio delle note mancanti. Inoltre, ha spiegato Tridico, “quando arriverà l’integrazione, riprenderanno a percepire il reddito ma senza arretrati”.
L’Inps comunica di aver attivato una pagina web alla quale fare riferimento (la trovate cliccando qui). E all’interno del sito sono spiegate esattamente le istruzioni per poter evitare la sospensione dell’erogazione del servizio. I nuclei familiari interessati potranno integrare le dichiarazioni di responsabilità presentate in domanda collegandosi al link per il quale non è richiesto il Pin.
L’Inps ha precisato che le prime domande di reddito sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge di conversione (Legge 26 del 2019) del Decreto Legge istitutivo. La Legge di conversione ha previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta.
Le domande presentate a marzo 2019 e accolte – sottolinea l’Inps – sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre 2019. Da ottobre 2019 occorre però allineare il contenuto delle dichiarazioni rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo a quello previsto dalla Legge di conversione. Gli interessati sono stati avvertiti di questa possibilità tramite i recapiti sms o e-mail da loro indicati nella domanda.
Il collegamento alla pagina rimarrà sempre attivo. Solo per le domande aggiornate fino al 21 ottobre, però, sarà possibile l’elaborazione nei tempi utili per la liquidazione della rata di Rdc/Pdc spettante per la mensilità di ottobre. Per chi effettuerà l’aggiornamento dopo il 21 ottobre, la prestazione resterà sospesa sino all’acquisizione della dichiarazione.