Telecamere trappole mimetiche tanto da confondersi tra i sacchetti dei rifiuti o tra il verde, pronte ad immortalare il “zuzzuso”, l’incivile di turno che abbandona la spazzatura lì dove non potrebbe lasciarla e a farlo contravvenzionare. L’amministrazione comunale di Sant’Arpino, al fine di controllare il corretto smaltimento di rifiuti sul territorio e contrastare il fenomeno frequente dell’abbandono di ingombranti e di sacchetti a go-go lungo le vie cittadine, ha deciso di potenziare il sistema di videosorveglianza procedendo all’acquisto di fototrappole, videocamere mobili, facili da installare anche in luoghi privi di alimentazione elettrica. Si tratta, in pratica, di una macchina fotografica innovativa, destinata ad essere utilizzata in ambienti esterni per la videosorveglianza. Grazie alla sua forma ed ai colori mimetici, sarà possibile nasconderla tra le piante o fra buste di immondizia finte, senza che nessuno si accorga della presenza.
“Combatteremo i delinquenti che buttano rifiuti in maniera illegale. Li fotografiamo mentre commettono il reato, immortaliamo le loro gesta incivili. A breve arriveranno nel comando vigili urbani – afferma il sindaco del comune atellano Giuseppe Dell’Aversana e le piazzeremo in prossimità dei siti a rischio”. La fototrappola è dotata di un sensore di movimento, quindi non appena rileva la presenza di un corpo in movimento, si attiva automaticamente e cattura le foto. “Fra poco, – continua dell’Aversana – questi invisibili farabutti li fotograferemo e li multeremo. Ad esempio, il delinquente che ha abbandonato sabato dei sacchetti su via De Gasperi angolo corso Atellano. Un cittadino scorretto che ha conferito sbagliato e fuori orario. Doppio errore. Il delinquente ha messo rifiuti indifferenziati, mentre si raccoglieva solo umido e plastica. Un cittadino del genere, come pure quelli che depositano buste di rifiuti vicino alla scuola De Amicis su corso Atellano, va fotografato e multato. Sono gentaglia incivile. I vigili urbani sono stati nel pomeriggio sul posto ed hanno chiesto informazioni, ma nessuno ha visto nulla. I vigili ora con l’ausilio delle videocamere saranno in grado di mostrarci il volto ed il nome del farabutto”.
Apparecchi simili sono stati utilizzati anche ad Aversa dalla precedente amministrazione comunale che, grazie ad essi e alla costante attività degli agenti del nucleo ecologico della polizia municipale di Aversa, avevano effettuato numerose contravvenzioni nei confronti di questi moderni untori. Da qualche tempo, nonostante l’abbandono incontrollato di rifiuti sia aumentato in maniera esponenziale, inspiegabilmente, non vengono utilizzati con la stessa frequenza di prima.