Revocati gli arresti domiciliari ad Andrea Sagliocco, ex sindaco di Trentola Ducenta. La decisione è stata adottata, stamani, dal gip del tribunale di Napoli Nord, Santoro, che ha disposto per il medico oculista, difeso dagli avvocati Alfonso Quarto e Stefano Montone, la sostituzione della detenzione in casa con l’obbligo di firma.
Sagliocco si trovava ristretto al regime dei domiciliari dallo scorso 28 giugno quando, nel periodo in cui era in carica da circa un anno come primo cittadino, fu raggiunto raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare lo scorso 28 giugno nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che portò all’esecuzione di 15 misure restrittive nei confronti di amministratori pubblici, dipendenti comunali, imprenditori ed esponenti delle forze dell’ordine (leggi qui). Dopo l’arresto, il professionista 45enne rassegnò le dimissioni da sindaco, decretando lo scioglimento prematuro del Consiglio comunale e l’avvio della fase di commissariamento. I reati contestati agli indagati vanno dal falso in atto pubblico alla turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, fino al peculato e al favoreggiamento.
Secondo l’accusa, esisteva una fitta rete di rapporti tra esponenti politici, tecnici e imprenditori locali, finalizzata al rilascio di autorizzazioni amministrative e all’affidamento di lavori pubblici in violazione al codice degli appalti. Un sistema illecito sulla gestione degli affidamenti diretti, tramite un ostruzionismo amministrativo da parte di amministratori pubblici a danno di imprenditori vittime che, per evitare conseguenze negative sotto il profilo del rilascio di autorizzazioni amministrative, avrebbero ceduto alla richiesta di assumere persone indicate dagli indagati o di fornire “aiuti”. Sarebbero emerse anche situazioni riguardanti imprenditori collusi che avrebbero fornito favori in cambio di autorizzazioni amministrative illegittime.