Aversa, i dipendenti comunali “furbetti” nel mirino dei Carabinieri

di Nicola Rosselli

Carabinieri per due volte sulla casa comunale di Aversa (Caserta). Nel mirino degli uomini del nucleo investigativo del locale gruppo dell’Arma, coordinati dal colonnello Donato D’Amato, il rispetto dell’orario di servizio da parte dei dipendenti comunali. I militari si sono recati presso il municipio normanno entrambe le volte su disposizione dei magistrati della Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore Francesco Greco. Una prima volta i carabinieri aversani hanno rilevano le timbrature di entrata ed uscita dei dipendenti acquisendole agli atti. Nella mattinata di mercoledì scorso, invece, come confermato dagli stessi investigatori, si è proceduto ad acquisire, presso gli uffici della segreteria generale dell’Ente, ulteriore documentazione sempre relativa alla presenza dei dipendenti comunali nel periodo relativo agli atti acquisiti in precedenza.

Oggetto dell’indagine, secondo quanto affermato dai carabinieri, dovrebbe esservi il mancato recupero nel mese successivo di ore di lavoro non svolto nel mese precedente, pena la decurtazione del corrispettivo delle ore non lavorate dallo stipendio. In pratica, ogni dipendente può svolgere in un mese qualche ora in meno per poi recuperarla entro il mese successivo. Un’opportunità che, a quanto pare, viene utilizzata da molti dipendenti. Non tutti, però, recupererebbero (il condizionale è d’obbligo, sino a quando saranno in corso le indagini) le ore non lavorate in precedenza e, soprattutto, nessuno controllerebbe l’eventuale mancato recupero delle ore non lavorate.

Sull’inchiesta in atto da parte della magistratura aversana, il sindaco della città normanna Alfonso Golia ha rilasciato una laconica dichiarazione: «Rispetto e fiducia nel lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine. Da parte nostra garantiremo sempre la massima collaborazione alle indagini. Trasparenza e legalità sono i nostri principi». A tal proposito, c’è da evidenziare che il periodo sotto esame da parte della Procura di Napoli Nord non toccherebbe (forse lo farebbe in minima parte) l’attuale amministrazione di centrosinistra che regge le sorti della città dallo scorso mese di giugno. A verificare il rispetto dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti comunali, ovviamente, non dovrebbero essere gli amministratori, ma i responsabili dei vari uffici. A seguito di queste voci si è registrata anche una presa di posizione dei sindacati di categoria che hanno indetto anche un’assemblea sottolineando che non si può sparare nel mucchio, generalizzando e criminalizzando tutti i dipendenti comunali.

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