Esplosione a Quargnento, fermato proprietario cascina: voleva frodare assicurazione

di Redazione

C’è un fermo nelle indagini dei carabinieri per l’esplosione della cascina di Quargnento (Alessandria) che ha causato la morte di tre Vigili del fuoco. Si tratta di Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina, indiziato dei delitti di disastro doloso, omicidio e lesioni volontarie. L’uomo, difeso dall’avvocato Laura Mazzolini, è stato ascoltato dai carabinieri del comando provinciale di Alessandria.

Dietro l’atto doloso, come riferito dagli inquirenti in conferenza stampa, ci sarebbe una tentata frode all’assicurazione. Indagata, a piede libero, anche la moglie di Vincenti. Dopo ore di interrogatorio, Giovanni Vincenzi è crollato: escludendo la volontà di voler uccidere, ha detto che intendeva solo danneggiare l’immobile per ricavare i soldi dell’assicurazione, poiché fortemente indebitato. Tuttavia, gli è stato contestato il reato di omicidio plurimo perché non ha avvertito i soccorritori della presenza delle cinque bombole di gas. Per gli inquirenti la prova è schiacciante: il timer acquistato in un negozio di Alessandria è quello per le luci degli alberi di Natale. A casa gli hanno trovato il libretto di istruzioni.

“Ho assistito all’interrogatorio, non posso dire nulla. Penso che tra poco avrete delle dichiarazioni ufficiali”, ha detto il legale lasciando gli uffici dell’Arma in piazza Vittorio Veneto. Poche ore prima Stefano Vincenti, figlio di Giovanni, ai cronisti si era limitato a dichiarare: “Non ho informazioni da dare, gli inquirenti stanno facendo accertamenti. Non posso dire nulla”.

La svolta nelle indagini a poche ore dai funerali solenni di Antonino, Marco e Matteo nella cattedrale dei Santi Pietro e Marco di Alessandria, alla presenza, tra gli altri, del premier Giuseppe Conte, del presidente della Camera, Roberto Fico, e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Dovete beccarli, dovete fare di tutto per beccarli”, è stato l’appello che i parenti delle tre vittime hanno rivolto nell’occasione al presidente del Consiglio. “Bisogna capire perché e chi ha fatto questo”, è l’invito pressante del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Roberto Marchioni, nell’esprimere la “rabbia” dei pompieri di fronte a questa tragedia.

IN ALTO LA PLAYLIST VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico