Vasta operazione, denominata “Nemesi”, condotta in Piemonte, Liguria, Sardegna e Sicilia, dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo e dal Gruppo di Torino, nei confronti di un’articolata associazione a delinquere, di stampo internazionale, dedita alla commissione di complesse frodi fiscali attraverso l’emissione di fatture false ed l’utilizzo di crediti tributari inesistenti. Oltre 60 i militari impiegati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove responsabili, di cui tre in carcere e sei ai domiciliari, nonché di un provvedimento di sequestro di beni e disponibilità per oltre 20 milioni di euro.
Le indagini, svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Cuneo, sono culminate con l’esecuzione dei citati provvedimenti cautelari, emessi dal gip del Tribunale di Torino, Cristina Domaneschi, dopo ben due anni di investigazioni, coordinate, prima dalla Procura di Cuneo, dottoressa Carla Longo, e, successivamente, dall’Ufficio giudiziario del capoluogo regionale, dottor Valerio Longi, che ha co-delegato le attività esecutive anche al Gruppo di Torino, a seguito di una convergenza investigativa con indagini eseguite dal Reparto torinese. Il sodalizio criminale, che vede complessivamente coinvolti ventidue indagati, di cui due residenti all’estero, aveva escogitato un articolato meccanismo fraudolento, al fine di evadere il fisco nazionale, attraverso la formazione cartolare di crediti falsi e il loro successivo utilizzo in compensazione, da parte di soggetti compiacenti, in sede di dichiarazione dei redditi.
Gli arresti sono scattati nei confronti di R.B. (52 anni, residente a Montecarlo, in carcere), C.A. (61 anni, residente a Catania, in carcere), N.F. (46 anni, residente in Svizzera, in carcere), P.C. (42 anni, residente a Fossano, domiciliari), M.P. (45 anni, residente a Fossano, domiciliari), L.L. (54 anni, residente a Fossano, domiciliari), G.L. (61 anni, residente a Torino, domiciliari), L.S. (53 anni, residente a Torino, domiciliari), C.O. (37 anni, residente a Sant’Ambrogio di Torino, domiciliari).
Tra i beni oggetto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca figurano 16 immobili (tra cui, un appartamento di lusso in via Roma a Torino, una villa nel parco della Mandria a Torino ed una casa di villeggiatura ad Alassio), 26 terreni e 5 autovetture. Il sofisticato meccanismo di frode ha visto coinvolte 22 società con sedi in tutto il territorio nazionale ed è stato reso possibile anche grazie alla compiacenza di alcuni commercialisti, che apponevano il visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali contenenti il credito inesistente. Tra le varie persone giuridiche coinvolte nella frode, ne sono state individuate alcune intestate a prestanome e, addirittura, in un caso, ad una persona deceduta. Il servizio in corso costituisce ulteriore dimostrazione della costante attenzione che la Guardia di Finanza, nell’ambito dell’azione di prevenzione e repressione dell’evasione fiscale, rivolge al contrasto delle più articolate ed insidiose frodi ai danni dell’Erario nazionale. IN ALTO IL VIDEO