San Nicola la Strada, poliziotto si toglie la vita con un colpo di pistola

di Redazione

Si è tolto la vita, sparandosi un colpo di pistola alla testa, un poliziotto di San Nicola la Strada (Caserta), Ferdinando Cecere, 43 anni, figlio di un ex assessore della giunta Tiscione. E’ accaduto venerdì scorso a Roma, nella Scuola della Pubblica Amministrazione di Roma, dove l’uomo stava frequentando un corso per commissari. Sposato, in servizio in Calabria come ispettore dell’ufficio personale della Questura di Catanzaro, il 43enne ha deciso di compere l’estremo gesto per motivi ancora sconosciuti.

Intanto, i sindacati denunciano che si tratta della 17esimo suicidio dall’inizio del 2019 solo nella Polizia di Stato, senza contare altre decine negli altri corpi delle forze dell’ordine. Francesco Suraci, segretario generale Silp Cgil Calabria, commenta: “Una notizia drammatica che lascia senza parole ma che mi convince ancor di più della necessità di continuare ad affrontare con determinazione la questione dei suicidi nelle Forze dell’Ordine. Lo dobbiamo fare così come avvenuto con il seminario organizzato dalla segreteria provinciale del Silp Cgil di Catanzaro lo scorso 15 ottobre, dobbiamo farlo perché è giusto, dobbiamo farlo perché, forse, parlandone potremmo essere d’aiuto a qualcuno che soffre in silenzio. A nome di tutto il Silp Cgil calabrese esprimo sinceri sentimenti di vicinanza alla famiglia del compianto collega”.

“Nel silenzio dei media – si legge nel post di un poliziotto – continua la strage silenziosa degli appartenenti alle Forze di Polizia, numeri che stracciano ogni statistica e che dovrebbero far capire che il problema non è solo di natura familiare o economico, è un malessere più profondo e inascoltato. Cosa sta accadendo? Stiamo ‘vivendo’ una strage trasversale che interessa uomini e donne di tutte le realtà del comparto sicurezza e delle forze armate. E’ la 94esima tragedia dall’inizio del 2019, il 17esimo suicidio per la Polizia di Stato. Numeri allarmanti, in percentuale doppi rispetto alla popolazione italiana, ma anche nettamente superiori a Paesi analoghi al nostro. Inferiori solo alla Francia, dove il fenomeno dei suicidi costituisce una vera e propria emergenza. Ormai sembra che indossare una divisa sia l’equivalente di mettersi addosso una pesante armatura con un soffocante elmo che limita lo sguardo attorno a noi e partire per una solitaria battaglia con la consapevolezza di non farcela già in partenza. Una strage silenziosa delle divise che va fatta conoscere il più possibile per essere sostenuti e difesi da vivi e non solo da morti”.

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