Sindaco bruciato vivo nel Casertano: assolto in appello unico imputato

di Redazione

La Corte d’Assise di Appello di Napoli si è pronunciata sull’omicidio del sindaco di Cervino (Caserta), Giovanni Piscitelli, ucciso e bruciato nella sua auto il 28 febbraio 2008, in località Lebbrosi, al confine tra Cervino e Durazzano, a cavallo tra le province di Caserta e Benevento. Assolto, così come durante il primo grado di giudizio, Pietro Esposito Acanfora, ingegnere di 46 anni, unico imputato. Il pubblico ministero aveva chiesto 14 anni di carcere.

Piscitelli fu ritrovato morto a qualche metro di distanza dalla sua vettura data alle fiamme. Era riuscito a scendere dal veicolo per cercare di mettersi in salvo, ma le ustioni non gli diedero scampo. L’ingegner Acanfora venne arrestato nel marzo del 2009, ma poche settimane dopo i giudici del Tribunale del Riesame lo scarcerarono per carenza della gravità indiziaria. Acanfora si è sempre professato innocente. Sia i familiari della vittima che il Comune di Cervino si sono costituiti parte civile nella prima udienza del processo. 

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico