Trentola Ducenta, scandalo pedofilia: don Michele Mottola confessa gli abusi sulla bambina

di Redazione

Ha ammesso gli abusi, si è dichiarato pentito e ha chiesto scusa alla famiglia della bambina di 11 anni sulla quale ha compiuto degli abusi sessuali. Don Michele Mottola, l’ex parroco di Trentola Ducenta (Caserta) ha quindi confessato dinanzi agli inquirenti dopo quattro giorni trascorsi in carcere, nel penitenziario napoletano di Secondigliano, dopo il suo arresto.

Assistito dal penalista Antimo D’Alterio, nel corso di dichiarazioni spontanee il sacerdote ha riferito al gip Antonino Santoro che quanto denunciato dalla bambina risponde al vero, aggiungendo che finora lo aveva negato per vergogna. Al termine dell’udienza, la difesa ha chiesto i domiciliari per l’indagato; richiesta sulla quale il gip si esprimerà dopo aver ascoltato il parere del pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, che segue le indagini. Intanto, si scopre che il prete era anche iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania, il cui presidente, Ottavio Lucarelli, lo ha sospeso nell’immediato e inviato contestualmente un esposto al Consiglio di disciplina dell’Ordine.

Originario di Caivano (Napoli), il prete fu allontanato dalla parrocchia di San Giorgio Martire, a Trentola Ducenta, lo scorso 25 maggio, dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, dopo una denuncia per pedofilia. Da allora sul caso era calato il silenzio, fino a che a Trentola è giunta l’inviata Nina Palmieri del programma “Le Iene” di Italia1, che ha ascoltato madre e sorella della piccola, scoprendo, inoltre, che la stessa bambina aveva effettuato di nascosto delle registrazioni durante gli incontri con il sacerdote, dunque documentando gli abusi subìti. La puntata andava in onda il 3 novembre scorso (guarda qui). Cinque giorni dopo, scattava l’arresto del sacerdote.

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