Venezia, record acqua alta: due vittime, danni ingenti in città

di Redazione

Il maltempo che da ieri sta colpendo Venezia ha provocato due vittime e danni ingenti in tutte le parti della città. Nella notte il centro è stato invaso dall’acqua alta, che ieri ha raggiunto i 187 centimetri. Danneggiati anche il Collegio internazionale dell’università Ca’ Foscari a San Servolo e l’hotel Gritti Palace. Il nuovo picco previsto per la mattinata di oggi, fortunatamente, è stato inferiore alle aspettative di 160 centimetri, fermandosi a 138. Venezia, comunque, potrebbe restare per giorni “ostaggio” delle alte maree eccezionali previste fino a venerdì.

“L’acqua granda” – Barche spinte dal vento nelle calli, pontili degli imbarcaderi distrutti, ovunque nella luce del primo mattino i segni di devastazione causati dalla marea eccezionale. Si presenta così Venezia il giorno dopo l”acqua granda – così fu definita quella record dell’alluvione 1966 – di questo 2019. In Calle delle Razze, vicino piazza San Marco, è ancora incastrato un motoscafo spinto a terra da una tromba d’aria che si è abbattuta sull’area marciana mentre infuriava la mareggiata. E’ stato proprio il vortice di vento a 100 km orari a fare una strage di gondole e altre imbarcazioni. L’acqua alta ha invaso anche la Basilica di San Marco dove i danni potrebbero essere ingenti: nel momento di picco di marea, 110 centimetri d’acqua sono stati misurati nella Basilica, mentre tutta la cripta è stata sommersa. Sott’acqua sono finiti anche i marmi recentemente sostituiti, a rischio mattoni e colonne dell’edificio.

Scuole chiuse – Tutte le scuole in città oggi restano chiuse. Sono però regolarmente in funzione i vaporetti dell’Actv, che possono essere fermati per motivi di sicurezza solo quando la marea supera il metro e 50. Anche la sede municipale di Ca’ Farsetti, affacciata sul Canal Grande, è rimasto isolato a causa della dalla marea. Danni sulla costiera veneta, preoccupa il Piave perché il mare non riceve.

Due morti a Pellestrina – Un anziano di 78 anni è morto fulminato nell’isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. E’ successo mentre sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l’acqua alta eccezionale nella città. A provocare la morte dell’anziano sarebbe stato un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.

Zaia: “Devastazione” – “Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia (Lega), in collegamento con Mattino 5. “Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Venezia Luigiu Brugnaro. L’acqua alta non ha risparmiato il Teatro La Fenice: invase le aree di servizio rendendo inutilizzabile il sistema elettrico e quello anti incendio.

Salvini: “Governo utilizzi subito 1 miliardo che vuole regalare per bancomat” – “Un patrimonio dell’umanità che il governo non può ignorare: per i danni provocati dal maltempo a Venezia si utilizzi subito uno dei tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini annuncia un altro emendamento alla manovra insieme alla proposta di stanziare 100 milioni per la manutenzione del Mose. IN ALTO IL VIDEO

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